Associazione suore Usa respinge le valutazioni del Vaticano

Pubblicato il 1 Giugno 2012 - 22:04 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK, 1 GIU – La 'Leadership Conference of Women Religious' (Lcwr), i cui 1.500 iscritti rappresentano l'80 per cento delle suore negli Stati Uniti, ha oggi diffuso una nota dai toni particolarmente aspri per respingere le critiche che il Vaticano gli aveva rivolto il mese scorso, quando in una valutazione aveva definito ''non accettabili'' le posizioni di dissenso che la stessa Lcwr aveva espresso in particolare in tema di ordinazione delle donne, come pure di affermazione di un ''femminismo radicale''.

La direzione della Lcwr esprime ''preoccupazione sia per il contenuto della valutazione dottrinale sia per il processo attraverso il quale è stato preparato'' , si legge nella nota, in cui si afferma che il documento del Vaticano ''si e' basata su accuse infondate e frutto di un processo sbagliato e privo di trasparenza''.

Il 19 aprile la Congregazione per la Dottrina della Fede aveva pubblicato una nota in cui tra l'altro precisava che la valutazione al centro della reazione della Lcwr ''riguarda l'Associazione delle Superiore Maggiori, e non si occupa della fede e della vita delle religiose negli Istituti membri di tale Associazione''. Sono pero' emersi ''problemi dottrinari seri che toccano molti nella Vita consacrata''.

Nella Valutazione si riferisce di posizioni non accettabili manifestate nelle Assemblee annuali dell'Associazione e di posizioni di dissenso – ad esempio in tema di ordinazione delle donne e di approccio pastorale all'omosessualita' – o di affermazione di femminismo radicale incompatibili con l'insegnamento cattolico. La Santa Sede aveva frattanto nominato mons. Peter Sartain, arcivescovo di Seattle ''delegato per l'esame, la guida e l'approvazione, se necessario, del lavoro dell'Associazione''.

Secondo la Lcwr, tuttavia, ''le sanzioni imposte sono sproporzionate rispetto alle preoccupazioni sollevate'', e potrebbero compromettere la capacita' dell'Associazione di compiere la sua missione. Il rapporto, inoltre, ''ha provocato scandalo e dolore in tutta la comunita' della chiesa, e ha creato una maggiore polarizzazione''.