Cina, cure in cliniche di lusso per i malati di Aids: ospedali del popolo addio

Pubblicato il 8 Gennaio 2013 - 07:31 OLTRE 6 MESI FA
Foto Lapresse

GUANGDONG, CINA – Nella provincia meridionale cinese del Guangdong, in Cina, un esperimento di assistenza sanitaria per i malati di Hiv potrebbe rappresentare il primo passo di una rivoluzione estesa presto a livello nazionale. Nella città di Canton, metropoli di 13 milioni di abitanti, migliaia di uomini e donne, infettati dal virus, possono effettuare ora il test dell’Hiv e ricevere le prime cure in strutture accoglienti, molto diverse dai tradizionali ospedali del popolo.

Dei volontari, implicati nella lotta contro le malattie sessualmente trasmissibili e nella causa dei diritti civili per gli omosessuali, gestiscono strutture appositamente concepite per i malati di Hiv. Per la prima volta, le istituzioni statali approvano e sostengono un’iniziativa di questo tipo nata dalla spinta della società civile. Sebbene in Cina, il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie abbia autorizzato fin dal 2008 le organizzazioni non governative a partecipare ai programmi di test dell’Hiv, in realtà i progetti concreti sono stati fin’ora pochi. Le organizzazioni Hiv continuano infatti a dover combattere contro i pregiudizi e l’ostilità delle autorità.

Negli scorsi anni, la polizia cinese ha fatto raid nei club omosessuali, obbligando i clienti a fornire la loro identità e perfino a sottoporsi alle analisi del sangue. Anche quando l’ostilità non è palese o violenta, le organizzazioni di sostegno ai malati di Hiv devono destreggiarsi tra la diffidenza della burocrazia. Molte organizzazioni vivono ancora oggi in un purgatorio amministrativo che ne rallenta le attività o che gli impedisce di ottenere fondi da donatori esteri, spesso la prima fonte di sostegno.

Gli attivisti della società civile, incoraggiati dai recenti cambi ai vertici del partito e dello stato, intravedono oggi la nascita di un nuovo modello di prevenzione e lotta all’Hiv nella ricca provincia del Guangdong, storicamente il laboratorio di riforme replicate poi a livello nazionale. Il nuovo primo ministro, Li Keqian, ha recentemente lodato le attività delle organizzazioni della società civile ed ha promesso un sostegno governativo.

L’immagine più simbolica di questo nuovo corso sono le strette di mano che il primo ministro Li si è scambiato di fronte ai media con dei pazienti infetti da Hiv – un’immagine dalle profonde implicazioni in una società dove i malati di Hiv sono quotidianamente rifiutati nelle corsie di ospedale.