Gaza, razzi contro Israele. Usa: “Israele ha diritto a difendersi”. Turchia chiede condanna

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Maggio 2019 - 08:10 OLTRE 6 MESI FA
GAZA ISRAELE

Gaza, lanciati 430 razzi contro Israele. Usa: “Israele ha diritto a difendersi”. Ma la Turchia chiede condanna

ROMA – Sono stati 180 i razzi lanciati questa notte, 5 maggio, da Hamas nelle zone israeliane attorno alla Striscia di Gaza: in tutto da ieri ne sono arrivati circa 430. Lo hanno detto fonti della difesa israeliana secondo cui sono stati 60 gli obiettivi sia di Hamas sia della Jihad islamica colpiti in risposta dall’esercito nella Striscia. Intanto continuano a suonare le sirene di allarme in tutto il sud di Israele.

A Ofakim, vicino Gaza, un razzo è caduto nel giardino di un casa. Un altro ha centrato una scuola elementare. La pioggia di missili ha preso di mirale comunità intorno alla Striscia di Gaza, Ashkelon e Ashdod, e fino a Beersheba, Beit Shemesh and Gedera.

È di sette palestinesi morti il bilancio dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza. Tra le vittime in campo palestinese, la bimba di 14 mesi di cui si era già saputo ieri e sua madre incinta, una donna di 37 anni deceduta poco dopo il raid in ospedale. Tra i feriti, una quarantina secondo il ministero della salute palestinese, almeno un altro bambino.

L’escalation militare sul confine di Gaza ha suscitato una forte tensione politica internazionale. Nella notte è intervenuto il Dipartimento di Stato Usa sostenendo “il diritto alla auto difesa di Israele dopo gli attacchi missilistici”. E il ministro dell’Interno italiano, Matteo, Salvini, con un tweet ha espresso “solidarietà al primo ministro Benjamin Netanyahu e al popolo israeliano”.

Uno dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza ha colpito gli uffici dell’agenzia di stampa turca Anadolu suscitando la reazione della diplomazia di Ankara. “Condanniamo Israele – ha twittato il portavoce della presidenza della Turchia Fahrettin Altun – per aver attaccato un edificio in cui ha sede l’Anadolu: chiediamo a tutti i governi che sostengono di difendere la libertà di stampa di unirsi a noi nella condanna del bombardamento”. (fonte ANSA – REPUBBLICA)