Il Giornale: “Gheddafi non è in Libia, un treno lo incastra”

Pubblicato il 13 Settembre 2011 - 11:45 OLTRE 6 MESI FA

TRIPOLI – Dove è realmente nascosto il rais di Libia Muammar Gheddafi nessuno lo sa ufficialmente, ma “non è in Libia” giura il quotidiano Il Giornale. Ad incastrare il colonnello sarebbe stato il suo ultimo messaggio audio del 24 agosto scorso e uno strano rumore di sottofondo, quello di un treno.

“Un esperto del suono contattato da il Giornale non esclude che lo stesso Gheddafi si trovasse a bordo del treno, dove registrava a un dittafono il messaggio sulla lotta a oltranza nella capitale, in onda il 24 agosto su una tv amica a Damasco. Peccato che in Libia i treni li hanno portati gli italiani un secolo fa e non viaggiano più dal 1965”, scrive il quotidiano.

Qual è il nascondiglio di Gheddafi? Un Paese europeo o è ancora in Africa? “Ho fatto un’analisi spettrale della tracce audio e all’80% è proprio un treno” spiega Edoardo Milani al Giornale, “Gheddafi deve aver registrato il messaggio con un dittafono e a bassa qualità per poter spedire il file. Durante il discorso si sente un suono ciclico di sottofondo, poi oscurato da un filtro probabilmente per evidenziare la voce quando l’hanno mandato in onda”.