In Giappone l’ipertecnologia investe la politica: si potrà votare con gli smartphone

Pubblicato il 26 Agosto 2010 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA

Nel Giappone ipertecnologico anche la politica cerca di stare al passo coi tempi. Dal prossimo settembre infatti i consiglieri dell’assemblea di un comune di Chiba, popolosa prefettura alla periferia orientale di Tokyo, potranno votare i provvedimenti con moderni smartphone, con risparmio considerevole per le casse pubbliche.

A ognuno dei 28 componenti del consiglio comunale di Nagareyama, città di circa 160.000 abitanti, sarà consegnato un cellulare ‘intelligente’ di nuova generazione, basato sul sistema operativo Android sviluppato da Google. Dopo aver digitato una password personale, ogni consigliere potrà inviare il proprio voto per via telematica scegliendo tra due opzioni che appariranno sullo schermo tattile, ‘favorevole’ o ‘contrario’.

Il sistema è stato pensato per essere anche a prova di ‘pianisti’, dato che l’immissione dei comandi è legata a un profilo strettamente personale ed è richiesta la presenza fisica dei votanti all’interno dell’aula, pena l’impossibilità di connettersi alla speciale rete wireless privata.

A ispirare l’iniziativa hi-tech, tuttavia, ci sono non tanto velleita’ da appassionati di gadget moderni ma piuttosto ragioni concrete di bilancio: il nuovo sistema, progettato dal colosso Ntt Docomo, primo operatore mobile nipponico con oltre 56 milioni di utenti, costerà alle casse comunali 1,3 milioni di yen (12.000 euro) per il primo anno e 500.000 yen per quelli successivi, contro 1,5-2 milioni di yen necessari per il leasing annuale delle tradizionali infrastrutture con i pulsanti nelle postazioni.