Ikea, Kraft, Nestlè, Shiseido: Cina blocca prodotti “infetti”

Pubblicato il 5 Marzo 2013 - 19:06| Aggiornato il 3 Settembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

PECHINO – In Cina è allarme cibo: nel mirino delle autorità sanitarie locali sono finite le torte al cioccolato di Ikea, le barrette al cacao di Nestlè e il formaggio Kraft. Non solo: stop anche alle creme solari Shiseido. In tutto sono 247 i prodotti alimentari e cosmetici importati nei quali, lo scorso gennaio, le autorità cinesi hanno rilevato carenze qualitative. Secondo quanto riporta lo Shanghai Daily ci sarebbero anche bevande, omogeneizzati, brandy e passata di pomodoro.

Nella Repubblica popolare sono state già distrutte due tonnellate di tortine al cioccolato dell’azienda svedese di mobili, le “chokladkrokant”, in cui sono stati trovati batteri fecali coliformi.

Le autorità hanno anche mandato al macero decine di confezioni di formaggio Kraft e quasi tre tonnellate di barrette al cioccolato della Nestlè. Dalle analisi su questi snack era risultata la presenza di sorbitolo, un dolcificante che può provocare problemi intestinali se consumato in grandi quantità. Il lotto di barrette era stato importato dall’Italia. Una partita di formaggio Kraft importato dagli Usa da 41 kg è stato distrutto perché scaduto. Kraft Foods China ha però precisato che il lotto era un campione non destinato alla vendita.

I controlli e i bandi non si sono fermati ai prodotti alimentari. Anche alcune creme solari della Shiseido sono state fermate perché contenevano cadmio, una sostanza che, in grandi quantità, può portare all’avvelenamento, mentre inalata causa danni al sistema respiratorio, epatico e renale.

In realtà le misure restrittive paiono più dettate da una politica di contenimento dei prodotti importati che dalla presenza, nel Paese, di elevati requisiti richiesti. In particolare per quanto riguarda il Giappone potrebbe aver avuto un certo peso la questione sempre aperta della pertinenza territoriale delle isole Senkaku o Diaoyu.