India, il governo vuole reintrodurre la pena di morte per gli stupratori di bambini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2018 - 06:15| Aggiornato il 22 Aprile 2018 OLTRE 6 MESI FA
India, il governo vuole reintrodurre la pena di morte per gli stupratori di bambini (foto Ansa)

India, il governo vuole reintrodurre la pena di morte per gli stupratori di bambini (foto Ansa)

NEW DELHI – Il governo indiano sta valutando l’introduzione della pena di morte per gli stupratori di bambini.
In India, i casi di violenze sessuali ormai sono diventati sempre più frequenti, due dei più recenti riguardano un bambino di sette anni ucciso e mutilato a Dehli e Asifa Bano, una bambina di otto anni violentata per tre giorni e poi uccisa in tempio di Kathua.

L’India attualmente prevede la pena di morte per 12 reati, tra cui lo stupro ma solo se porta alla morte della vittima o viene lasciata in stato vegetativo; per il reato di stupro ai danni di bambini la pena massima è l’ergastolo e una multa.
Secondo l’agenzia di stampa ANI, il governo centrale ha inviato una lettera alla corte suprema del paese per modificare la legge e consentire l’esecuzione dei pedofili che violentano bambini di età pari o inferiore ai 12 anni.

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Maneka Gandhi, ministro per le donne e lo sviluppo infantile, è uno dei tanti politici indiani che esprime indignazione per i casi di stupro nella Nazione.
Al Times of India ha detto che insieme agli altri ministri “intendiamo apportare un emendamento all’attuale legge in cui è prevista la pena di morte per lo stupro di bambini al di sotto dei 12 anni”.
Nell’orribile caso di Kathua, Asifa Bano è stata stuprata per tre giorni da una gang in un tempio indiano. Il corpo mutilato è stato trovato una settimana dopo essere stata rapita da tre uomini che cercavano di cacciare i pastori nomadi musulmani a cui apparteneva, stanziati nello Jammu e Kashmir.
La polizia ha riferito dettagli sconvolgenti: la piccola è stata sedata e tenuta senza cibo in un piccolo villaggio, stuprata ripetutamente per tre giorni dai tre uomini, poi strangolata e colpita due volte con un masso.
Uno degli uomini coinvolti ha ordinato a un altro aggressore di ritardare l’omicidio, così da poterla stuprare un’ultima volta, secondo il racconto della polizia.

Sono stati arrestati otto uomini, tra cui quattro poliziotti e un custode del tempio indù.
In base alle statistiche pubblicate a dicembre scorso dal governo indiano, nel 2016 sono stati registrati 106.958 reati contro i minori e di questi, 36.022 erano di natura sessuale.
Le cifre indicano che nel 2016 ogni 15 minuti, un bambino indiano è rimasto vittima di abusi sessuali.
Nel 2007, uno studio governativo ha rilevato che il 53% dei bambini intervistati ha dichiarato di aver subito abusi sessuali.