Libano, cancellata la serie tv su Gesù dopo le proteste dei cristiani

Pubblicato il 13 Agosto 2010 - 18:27 OLTRE 6 MESI FA

Una serie tv di produzione iraniana dal titolo ”Il Cristo”, mandata in onda da due emittenti televisive sciite libanesi, ha suscitato accese proteste di numerosi cristiani del Libano, e in serata le due emittenti ne hanno annunciato la cancellazione dai loro palinsesti. La cancellazione è stata decisa per la ”preoccupazione riguardo alcuni particolari, e per evitare ogni negativa strumentalizzazione”, hanno affermato in un comunicato congiunto le due emittenti, la ‘al Manar’, del movimento Hezbollah, e la ‘Nbn’, del presidente del parlamento e leader del movimento Amal, stretto alleato dello stesso Hezbollah.

In particolare, aveva sollevato la sua voce il vescovo cattolico maronita di Byblos Beshara Rai, denunciando una ”distorsione della dottrina cristiana” espressa nella serie tv, che ”nega la crocifissione di Gesù affermando che al suo posto venne crocifisso Giuda”. Inoltre, aveva affermato ancora il vescovo, il racconto televisivo nega la resurrezione di Cristo e ”questo è considerato il più grande insulto a Gesù e alla sua Chiesa”.

La serie è stata realizzata in Iran nel 2008, in base alla visione musulmana secondo cui Gesù era uno dei profeti dell’Islam. Anche il Patriarcato cattolico greco melkita libanese ha denunciato il programma tv, affermando in un comunicato che esso distorce la storia, sulla base della ”chiaramente falsa testimonianza del vangelo di Barnaba contro la Bibbia e il Corano”, ritenuto da molti storici di tarda origine islamica, che descrive Gesù come un uomo, precursore di Maometto e racconta che Giuda Iscariota fu processato e crocifisso al posto di Gesu’.