Tripoli, scontri tra milizie ribelli all’aeroporto

Pubblicato il 4 Giugno 2012 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA

TRIPOLI – Nuovi Scontri sono scoppiati all’aeroporto di Tripoli tra milizie ribelli rivali. Una brigata armata di miliziani, i Tarhuna, intorno alle 13,30 ora italiana, ha circondato l’aeroporto della capitale libica costringendo le autorità a cancellare i voli. Alcuni spari sono stati esplosi e un impiegato dell’aeroporto è rimasto lievemente ferito. I voli sono stati spostati presso l’aeroporto militare della capitale. Il gruppo armato, chiamato la Brigata al-Awfea, e’ originaria di Tarhuna, citta’ a 80 km a sudest di Tripoli, chiede il rilascio di uno dei suoi leader “scomparso” due notti fa.

Volo Alitalia, gli italiani stanno bene. C’era anche un volo dell’Alitalia nell’aeroporto internazionali di Tripoli assaltato dai miliziani della Brigata al-Awfea. A quanto si e’ appreso dalla compagnia, l’aereo era sulla pista in attesa di partire, ma ancora senza passeggeri a bordo, quando miliziani armati si sono diretti verso gli aeromobili e ordinato all’ equipaggio di scendere. Gli italiani, il pilota e quattro assistenti di volo stanno tutti bene. Il comandante dell’Alitalia, dopo aver messo in sicurezza il velivolo, e’ stato trasferito assieme all’equipaggio in una saletta Vip all’interno dell’aeroporto. Carabinieri del Battaglione Tuscania hanno poi trasferito il personale Alitalia in un albergo. Il volo Az 869 previsto in partenza da Tripoli alle 13:50 per Roma, e’ stato quindi cancellato e sara’ ripristinato una volta ritornata regolare l’attivita’ nello scalo.

Elezioni rinviate. Le elezioni per l’Assemblea costituente in Libia verranno rinviate “perlomeno alla prima settimana di luglio”: lo scrive l’emittente panaraba al Jazira, citando il vicepresidente dimissionario della Commissione elettorale centrale libica. Il rinvio e’ dovuto a problemi procedurali: sono oltre 4.000 i candidati per i 200 seggi dell’Assemblea e le autorita’ “hanno bisogno di piu’ tempo per esaminare le candidature”, aveva gia’ detto Sghair Majeri, vicepresidente della commissione elettorale dimessosi a maggio perche’ convinto che la consultazione non si sarebbe potuta tenere nei tempi previsti. “Tenere le elezioni il 19 giugno e’ una missione impossibile”, ha sottolineato a suo tempo, perche’ per le procedure di verifica, la stampa delle schede e la loro distribuzione ci vorra’ tempo: “Ci vorranno almeno 4 settimane, quindi non si terranno prima di luglio, forse non prima della seconda settimana”.