Minerva, la donna sopravvissuta a 2700 colpi di kalashnikov

Pubblicato il 7 Luglio 2011 - 16:32 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL MESSICO – Minerva Bautista era responsabile della Sicurezza nello stato messicano di Michoacan quando, il 24 aprile 2010, è sopravvissuta ad un feroce agguato dei narcos.

I banditi hanno cercato di ucciderla tirando 10 granate e sparando 2700 proiettili: la sua jeep blindata ha però resistito pur essendo stata completamente traforata. Per provare ad uccidere la Bautista i narcos hanno prima sbarrato la strada con un rimorchio, quindi hanno aperto il fuoco con kalashnikov e fucili di precisione Barrett in grado di perforare la blindatura del veicolo.

Le guardie del corpo, malgrado la pioggia di proiettili, hanno risposto e nella battaglia sono morti due degli agenti e due passanti: Minerva è invece rimasta ferita. Quando i narcos hanno scoperto che il loro agguato era fallito si sono vendicati assassinando un meccanico che si era occupato di rafforzare la protezione della jeep.

Due giorni fa, la funzionaria è tornata nell’amministrazione statale con un nuovo incarico che riguarda gli Affari Sociali. “Non ci saranno rischi – ha detto – Questo è un altro tipo di lavoro. E nessuno dovrà rischiare la vita per proteggermi”.

Dopo l’attacco di aprile 2010 la donna  era  rimasta in servizio per tre mesi, poi aveva dato le dimissioni dalla Sicurezza spiegando onestamente di “aver dato priorità” alla sua vita.

Le immagini di Minerva Bautista e della jeep dopo l’agguato: