Tensione nella Nato, lo sfogo di Rasmussen contro Francia e Germania

Pubblicato il 23 Marzo 2011 - 08:53 OLTRE 6 MESI FA
Anders Fogh Rasmussen

Anders Fogh Rasmussen

ROMA – Alla fine l’accordo è arrivato, il comando dell’intervento in Libia passa alla Nato. Ma nei rapporti segreti, dietro le quinte l’Alleanza atlantica ha sfiorato la crisi.

Sembra che mentre la Francia tirava la corda e teneva distante la Nato, mentre tutti la invocavano (Italia compresa), il segretario generale Anders Fogh Rasmussen si sia sfogato più o meno così: «A questo punto non si capisce per quale motivo la Nato dovrebbe continuare ad esistere così com’è, con questo assetto, con una struttura così estesa e articolata nel comando, se poi i Paesi membri non sono intenzionati ad usarla. Se qualcuno di voi mi sa dare una risposta sono in attesa…».

Due giorni fa,quando in Consiglio era arrivata l’ennesima fumata nera su un’eventuale partecipazione alla no fly zone da imporre nel Paese del colonnello Muammar Gheddafi, già Rasmussen aveva tentennato e puntato il dito contro il comportamento dei paesi dell’Alleanza.

Ha mostrato tensione nei confronti della Turchia e della reticenza nell’appoggiare l’intervento, anche se alla fine Ankara ha detto sì, ma è stato duro anche contro la Germania: «È inconcepibile che la nazione che ospita gli Awacs Nato sul proprio territorio e fornisce il 40% degli equipaggi non sia disposta a lasciare che l’Alleanza utilizzi tali mezzi»; e contro la Francia: «È inconcepibile che una Nazione recentemente rientrata nelle strutture di comando integrate della Nato oggi non voglia utilizzarle per un’operazione nella quale è già impegnata».