Razzo cinese in caduta incontrollata sulla Terra, pochi rischi ma Italia convoca tavolo tecnico

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Maggio 2021 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA
Razzo cinese caduta terra

Razzo cinese in caduta incontrollata sulla Terra, pochi rischi ma Italia convoca tavolo tecnico

Il rischio di danni sulla Terra dalla ricaduta del razzo cinese “è estremamente basso”. Il razzo è stato lanciato il 29 aprile per inviare nello spazio il primo modulo della stazione spaziale orbitante.

Lo ha assicurato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, dopo che gli Stati Uniti hanno avvertito che i detriti potrebbero schiantarsi su un’area abitata. “La gran parte dei componenti saranno distrutti dall’ablazione durante il rientro nell’atmosfera e la probabilità di causare danni alle attività o alle persone a terra è estremamente bassa”, ha aggiunto Wang.

Razzo cinese in caduta sulla Terra, rischio estremamente basso di danni

“La probabilità di causare danni alle attività aeree o (a persone e attività) a terra è estremamente bassa”, ha detto Wang, parlando nella conferenza stampa quotidiana, osservando che la maggior parte dei componenti del razzo dovrebbe essere distrutta al rientro nell’atmosfera e assicurando che le autorità “informeranno il pubblico della situazione in modo tempestivo”.

Esperti militari americani si aspettano che il razzo Long March 5B, separatosi dal modulo centrale della stazione spaziale cinese, ritorni sulla Terra tra sabato e domenica, avvertendo che era difficile prevedere dove e quando sarebbe caduto.

La Cina ha investito miliardi di dollari nell’esplorazione spaziale nel tentativo di accrescere la sua statura globale di potenza tecnologica, seguendo le orme di Stati Uniti, Russia ed Europa. Tra i timori sulla traiettoria del razzo di ritorno sulla Terra, moltiplicatisi sui social media, il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha affermato ieri che l’esercito Usa non aveva intenzione di abbatterlo. “Abbiamo la capacità di fare molte cose, ma non abbiamo un piano per abbatterlo”, ha affermato.

Lo spazio è diventato l’ultimo teatro delle grandi lotte di potere tra Cina e Stati Uniti. Il lancio del 29 aprile del primo modulo della stazione spaziale “Heavenly Palace” ad aprile, che ospita attrezzature di supporto vitale e uno spazio utile gli astronauti, è stato un passaggio chiave nell’ambizioso piano di Pechino per stabilire una presenza umana permanente nello spazio. Il presidente Xi Jinping lo ha definito come fondamentale nella “costruzione di una grande nazione di scienza e tecnologia”. Con il ritiro della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), la Cina potrebbe diventare nazione ad avere una stazione spaziale permanente in orbita terrestre.

Caduta razzo cinese sulla Terra tra sabato e domenica

Le stime più recenti fornite dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) confermano che si è ridotto a poco più di 9 ore il margine di incertezza per il rientro nell’atmosfera dello stadio principale del razzo cinese Lunga Marcia 5B, in caduta incontrollata verso la Terra. Secondo gli attuali calcoli dell’Esa la finestra di rientro è ora compresa fra le 19,50 italiane di sabato 8 maggio e le 5.15 italiane di domenica 9 maggio.

Razzo cinese in caduta libera: oggi tavolo tecnico in Italia

“Non è ancora possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti possano cadere sull’Italia”. È questa la valutazione degli esperti italiani che si riuniranno presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile per il primo incontro del tavolo tecnico che seguirà le operazioni di rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia 5B. Sulla base degli ultimi dati forniti dall’Asi (Agenzia Spaziale Italiana), al momento la previsione di rientro sulla terra è fissata per domenica 9 maggio, con un’ampia finestra di incertezza.
 
Alla riunione, che si svolgerà in video collegamento, oltre all’Asi, parteciperà un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentanti del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa – Coi (Comando operativo di vertice interforze) e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni.