Vertice Americhe, scandalo delle prostitute: cadute le prime teste

Pubblicato il 19 Aprile 2012 - 00:29 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Cadono le prime teste nel Secret Service Usa per lo scandalo delle prostitute in Colombia: un agente è stato licenziato, un altro ha presentato le dimissioni e un terzo ha accettato di andare in pensione. Lo ha reso noto in un comunicato lo stesso corpo incaricato della protezione del presidente degli Stati Uniti. Gli agenti avevano portato delle squillo nell’albergo di Cartagena durante una missione. La vicenda è stata resa nota dalla senatrice Susan Collins, informata dal direttore dei servizi segreti Mark Sullivan. Il capo di stato maggiore interforze, generale Martin Dempsey, si è detto “imbarazzato” per quanto accaduto.

GLI AGENTI E LE SQUILLO – Sono venti, o ventuno le prostitute che gli agenti del Secret Service Usa si sono portate in hotel a Cartagena, in Colombia, dove erano in missione per preparare l’arrivo del presidente Barack Obama al Vertice delle Americhe. “Ci sono 11 agenti coinvolti. Venti, o ventuno donne straniere sono state portate nell’hotel, ma presumibilmente per le altre c’erano dei marine”, ha affermato la senatrice Collins.

Alle ragazza abbordate dagli agenti  nel bordello ‘Pley Club’ gli agenti, dopo aver abbondantemente bevuto alcolici, avrebbero rivelato senza alcuna prudenza la loro identità e missione. Alcune testimonianze sostengono che gli agenti abbiano detto “Lavoriamo per Obama, siamo qui per proteggerlo”. La stampa ha riferito che il costo delle prestazioni delle escort, che si aggira sui 200 dollari, nonostante la prostituta che, non venendo pagata, ha iniziato ad urlare attirando l’attenzione della polizia ne reclamava appena 47.

LA REAZIONE DELLA SENATRICE – La Collins ha fatto pressioni su Sullivan, spiega, per sapere ”chi erano queste donne? possono far parte di gruppi ostili agli Stati Uniti?, possono aver collocato microspie (nelle stanze degli agenti o su di loro)? sabotato le (loro) armi? o in qualche modo messo a rischio la sicurezza del presidente del nostro Paese?”. Elementi di questo tipo non sono ancora emersi.

L’IMBARAZZO DI DEMPSEY – ”Siamo imbarazzati”, ha detto Dempsey ai giornalisti dopo l’esplosione dello scandalo, aggiungendo che a causa della vicenda in Colombia ”nessuno parlava d’altro”.

LA FIDUCIA DI OBAMA – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha fiducia nel direttore del Secret Service Mark Sullivan ed aveva apprezzato la rapida decisione presa da Sullivan nel sospendere gli 11 suoi agenti coinvolti nello scandalo delle prostitute in Colombia, la settimana scorsa. Questo quanto riferito dal portavoce della Casa Bianca Jay Carney, che si è rifiutato di aggiungere altro in considerazione del fatto che altre indagini erano in corso sulla vicenda.