Social epidemie: dai secchi d’acqua gelata ai condom aspirati via naso

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 14 Gennaio 2019 - 09:47 OLTRE 6 MESI FA
Social epidemie virtuali: dai secchi d'acqua gelata ai condom aspirati via naso

Social epidemie: dai secchi d’acqua gelata ai condom aspirati via naso (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Social epidemie. Sono epidemie perché il contagio si diffonde in fretta ed è virulento. Epidemie perché portano danno, chi è colpito dal contagio si fa male. E qualche volta ci rimette la pelle. E sono social epidemie perché trasmesse via social network. Come il raffreddore si trasmette per via aerea così le social epidemie si contraggono appunto sui social. Vaccini, terapie, farmaci? C’è una robusta fetta di popolazione mondiale refrattaria ad ogni vaccino, terapia e farmaco anti social epidemie.

Qualche tempo fa una delle più diffuse e meno letali, capace comunque di fare danno. Danno e anche audience, è stata un’epidemia social di indubbio successo. Successo anche di critica. Epidemia social che è riuscita a scalare ogni parete, diventando di casa anche tra le cosiddette elites. Era l’epidemia del gettarsi addosso un secchio di acqua gelata. Acqua ghiacciata gettata d’un colpo su chiunque. Al rito (?) si sottoposero in tanti, sottrarsi sembrava inurbano, quasi anti popolare, di certo snob. Un’epidemia: ogni giorno notizie e filmati di gente più o meno nota o anonima che si prendeva e prendeva secchiate di acqua gelata.

Di freschissimo contagio invece l’epidemia dell’andare in giro, a piedi, bici, moto, auto, in casa e fuori…ad occhi bendati. Il contagio si sta diffondendo, manco a dirlo, negli Usa. Un film, Bird Box, Netflix, Sandra Bullock sempre ad occhi bendati perché una pestilenza (nel film) si diffonde con lo sguardo e l’epidemia vera si diffonde via social. Un bel po’ di gente si benda, va in giro bendata. Tanto che è partito allarme pubblico per fermare la diffusione.

C’è stata l’epidemia del mordere capsule di detersivo e vedere poi l’effetto che fa.

C’è stata e c’è l’epidemia del soffocarsi fino a svenire.

C’è stata e permane qua e là l’epidemia del salire sul tetto di un’auto, aspettare che questa parta e poi restare in equilibrio (?) quando parte e procede (ci hanno fatto anche qui dei film).

Di tutte queste epidemie social è arrivato contagio più o meno diffuso anche in Europa. Dell’ultima che citiamo di un vasto elenco non sappiamo la morbilità in Italia. Forse sì, forse no, speriamo di no: consiste nell’aspirare un condom con forza e determinazione dal naso. E farlo uscire dalla bocca.

Tirarsi un secchio d’acqua gelata, stare sul tetto di un’auto quando cammina, andare in giro bendati, bucare con i denti la capsula di detersivo, sniffare condom…Social epidemie che provano, attestano, confermano alla grande due evidenze scientifiche e storiche. La prima evidenza è che l’uomo è animale sociale, è per così dire naturalmente portato all’effetto branco, fa quel che vede fare dai suoi simili in quel momento lì. Senza chiedersi il senso di quel che fa, lo fa perché lo sta facendo il branco. In termini evolutivi è servito a rinforzare sicurezza e sopravvivenza. Oggi aiuta ad evolvere verso una forma…diciamo mutata del sapiens sapiens. facciamo sapiens una volta sola?

L’altra evidenza che oltre all’economia, alle religioni, al clima, all’ambiente e ai grandi interpreti del loro tempo, un’altra grande forza muove e segna di sé la storia: la stupidità.