Stati Uniti. Esplode miniera di carbone in West Virginia, 25 i morti

Pubblicato il 6 Aprile 2010 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA

È salito ad almeno venticinque morti il bilancio dell’esplosione in una miniera di carbone della Virginia occidentale, ad una cinquantina di chilometri a sud di Charleston, negli Usa. Lo ha annunciato la società mineraria Massey Energy’s Performance Coal Co, che ha anche detto che altri quattro minatori risultano dispersi e la missione di soccorso è stata interrotta. Secondo i primi elementi dell’inchiesta, l’esplosione si è verificata intorno alle 15 locali, le 21  in Italia, facendo crollare una delle gallerie del sottosuolo.

Il governatore Joe Manchin, corso sul luogo del disastro dalla Florida che «18 minatori risultano ancora sotto terra». Manchin ha detto che i minatori avevano a disposizione scorte di viveri e acqua per 96 ore al momento dell’incidente. «Continuiamo ancora a sperare – ha aggiunto Manchin – Speriamo in un miracolo».

Il presidente Barack Obama ha offerto alle autorità della West Virginia “ogni assistenza possibile” del governo federale nelle operazioni di soccorso dopo l’esplosione in una miniera che ha provocato almeno 25 morti. Obama, aprendo una giornata di preghiera alla Casa Bianca, ha rinnovato le condoglianze alle famiglie delle vittime della tragedia: “Le nostre preghiere sono con voi”.

La miniera, che appartiene ad una filiale della Massey’s Performance Coal, si chiama Big Branch Mine è non è la prima volta che è stata teatro di un incidente, l’ultimo dei quali nel 2003, con un elettricista morto. La miniera ha prodotto 1,2 milioni di tonnellate di carbone nel 2009, e ha circa 200 dipendenti, la maggior parte dei quali minatori. Diverse squadre di soccorso sono al lavoro, ma una volta calata la notte le ricerche verranno ora interrotte fino alla mattina di oggi. Secondo i responsabili della Massey, nei cunicoli ci sono una serie di rifugi, in grado di fornire ossigeno per almeno quattro giorni ad eventuali sopravissuti.

La miniera ha visto almeno tre incidenti negli anni recenti, secondo la stampa locale. Nel 1998 un minatore è stato ucciso dal crollo di una putrella; nel 2001 è toccato ad un suo collega schiacciato da un masso; nel 2003 un elettricista è morto a causa dell’alta tensione mentre stava riparando un vagoncino elettrico.

L’incidente più drammatico di questi ultimi tempi negli Stati Uniti si era verificato nel 2006, quando 12 minatori furono uccisi da una esplosione di metano a Sago, sempre in West Virginia, uno dei maggiori stati produttori di carbone negli Usa, e uno dei pochi americani in cui le miniere sono ancora in funzione. Il numero delle vittime nelle miniere diminuisce ogni anno ed era stato pari a 34 nel 2009. L’anno peggiore è stato il 1907, con oltre 3.200 vittime, di cui oltre 350 nei pressi di Monongah, sempre in West Virginia. L’incidente, pur essendo avvenuto molto prima, viene spesso ricordato come il dramma di Marcinelle statunitense. Tra le vittime, furono almeno 171 gli italiani, un numero verosimilmente approssimato per difetto.