Usa, il mistero delle carte private di RfK. La famiglia Kennedy nega l’accesso

Pubblicato il 6 Agosto 2012 - 08:33 OLTRE 6 MESI FA

BOSTON – E’ giallo su alcuni documenti classificati come privati appartenuti a Robert F. Kennedy e custoditi in una cassaforte della biblioteca “John Fitzgerald Kennedy” a Boston. La famiglia del senatore ucciso a Los Angeles nel 1968, e fratello minore del presidente Jfk, ne impedisce l’accesso affermando che si tratta di carte private, mentre secondo alcuni studiosi i documenti avrebbero poco a che fare con il privato e conterrebbero invece informazioni su attività di intelligence e militari una volta classificate come segrete.

L’esistenza delle carte è emersa da un catalogo inedito di cui il Boston Globe ha ottenuto una copia. Secondo quanto riportato dal quotidiano le 62 scatole di documenti coprirebbero un arco temporale di tre anni, quando Kennedy era ministro della Giustizia sotto la presidenza del fratello. I documenti potrebbero fornire dettagli importanti sulla gestione di questioni come la Guerra Fredda, la crisi Cubana, la guerra in Vietnam. Nonostante ciò, i Kennedy, con in testa la vedova del senatore Ethel, hanno sempre impedito che quei documenti diventassero di dominio pubblico.

La controversia sui documenti è iniziata subito dopo la morte di Rfk, quando la famiglia, in seguito ad un accordo con l’Archivio Nazionale ha ottenuto il pieno controllo su un archivio che comprende anche carte del Pentagono, il Dipartimento di Stato e la Cia. “E’ stata una cosa inopportuna – ha detto William J. Leonard, ex funzionario pubblico – Per definizione le informazioni classificate sono sotto il controllo del governo e Ethal Kennedy semplicemente non aveva l’autorizzazione a maneggiare informazioni segrete contenute nei documenti di Rfk”. Al momento la famiglia Kennedy ha declinato qualsiasi richiesta di discutere dell’argomento.