Epidemia di epilessia causata dall’inquinamento? Erin Brockovich indaga

Pubblicato il 4 Febbraio 2012 - 11:59| Aggiornato il 6 Febbraio 2012 OLTRE 6 MESI FA

L'attivista ambientale Erin Brockovich

LEROY, NEW YORK -Si infittisce il mistero sulla debilitante malattia che ha colpito dallo scorso autunno una quindicina di teenager a LeRoy, nello stato di New York, e sul quale oltre alle autorita’ locali e sanitarie federali sta indagando anche l’attivista ambientale Erin Brockovich. Per la prima volta, dall’esplosione dello stranissimo caso di cui sono caduti vittime adolescenti che frequentavano la stessa scuola, una donna ha iniziato a manifestare gli stessi devastanti sintomi.

I ragazzi, come la nuova malata, la infermiera trentasettenne Marge Fitzsimmons, esibiscono sintomi simili a quelli della sindrome di Tourette: tic violenti, esplosioni di aggressivita’ verbale ma anche convulsioni sino allo svenimento, tremori incontrollabili e difficolta’ a parlare. Fitzsimmons vive a breve distanza dalla scuola frequentata dagli adolescenti: la Brockovich sta investigando il possibile collegamento con una fonte di inquinamento causata dal deragliamento di un treno nel 1970 – avvenuto nella zona – che trasportava trielina ed altri prodotti chimici.

Secondo La Enviromental Protection Agency “non sembra esserci collegamento con la malattia” ed il sito in cui avvenne la contaminazione. Ma la Brockovich sta facendo analizzare il terreno e ritiene che la situazione vada indagata. Per parte sua l’infermiera, intervistata da una televisione locale, ha mostrato gli stessi tic facciali dei ragazzi ed ha addirittura dovuto mettersi in aspettativa.

”Il tutto e’ iniziato con improvvisi tremori e tic incontrollabili ad Ottobre – ha raccontato Fitzsimmons – ma i sintomi sono peggiorati al punto da bloccare a tratti le mie capacita’ vocali. All’inizio pensavo di stare impazzendo ma da adulta so che c’e’ qualcosa che non va di altro tipo”. Le teorie di ”disordine di conversione” ossia di isteria di massa avanzate da alcuni neurologi non convincono. E ora l’infermiera ha rivelato che da ragazzina giocava spesso nell’area in cui è deragliato il treno.