New York, presi i boss mafiosi dai nomi fantasiosi: “Polpetta”, “Ciambella”, “Autolavaggio”

Pubblicato il 25 Gennaio 2011 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA

Giovedì 20 gennaio l’Fbi di New York ha arrestato più di cento persone in quella che è passata alla storia come la più grande operazione antimafia americana di sempre. Le famiglie colpite fanno tutte parte della Cosa Nostra americana e la maggior parte degli arresti sono avvenute nella zona di Brooklyn, a New York City, nel New Jersey e nel New England.

Le accuse vanno dal narcotraffico all’estorsione e coprono un arco di tempo lungo decenni; basti pensare che uno degli arrestati, Bobby Vernace, è stato fermato con l’accusa di un omicidio avvenuto nel quartiere di Woodhaven, a New York, nel 1981.

“La verità è che la nostra battaglia contro il crimine organizzato è lontana dall’essere vinta”, ha spiegato il Ministro della Giustizia Eric Holder ad una conferenza stampa a Brooklyn. “Questo sforzo continuo deve diventare prioritario per tutti noi rappresentanti  delle forze dell’ordine”.

L’operazione ha sicuramente inferto un duro colpo alle principali famiglie mafiose newyorkesi e un contributo fondamentale lo ha avuto il pentito Salvatore Vitale. Vitale, ritenuto colpevole di almeno 11 omicidi, sin dal suo arresto nel 2003 ha collaborato con la giustizia americana meritandosi l’ appellattivo di pentito più che attendibile.

Le prove e le dichiarazioni rilasciate alla polizia negli anni hanno permesso la decimazione della temutissima famiglia Bonanno. “La Mafia oggi è più debole grazie alla sua cooperazione” ha detto un procuratore anti-mafia “Vitale ci ha fornito molti indizi ed i risultati parlano chiaro”.

Alcuni dei criminali fermati avevano dei nomi piuttosto coloriti come “Spigoloso”, “Vinny Autolavaggio”, “Tony Ciambella”, “Il toro” e “Polpetta”. Ma i poliziotti hanno acciuffato anche nomi altisonanti come il capo famiglia mafioso del  New England Luigi Manocchio, colpevole anche di chiedere il pizzo ai proprietari di locali a luci rosse.