Banca d’Italia e l’ira francese. Berlusconi sceglierà Bini Smaghi?

Pubblicato il 16 Ottobre 2011 - 20:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’ira della Francia pende sulla successione di Mario Draghi alla Banca d’Italia. Non bastavano le pressioni di Umberto Bossi e Giulio Tremonti, che al posto di Draghi vorrebbero Vittorio Grilli. Il premier Silvio Berlusconi che proporrebbe all’approvazione di Giorgio Napolitano il vicedirettore della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni ora riceve pressioni anche da Nicolas Sarkozy. Il presidente francese vorrebbe Lorenzo Bini Smaghi fuori dalla Banca centrale europea. Due italiani ai vertici della Bce sono troppi secondo la Francia, che con la nomina di Draghi ha visto uscire Jean-Claude Trichet. Berlusconi potrebbe allora scegliere Bini Smaghi come successore di Draghi alla Banca d’Italia. Una telefonata a Bini Smaghi da parte del presidente del consiglio venerdì 14 ottobre lo farebbe supporre secondo la Stampa.

Il premier subisce le pressioni di Sarkozy già dal precedente Consiglio europeo dello scorso giugno, quando Draghi fu nominato alla Bce. Il presidente francese chiese un impegno pubblico a Berlusconi per nominare al più presto il direttore della Banca d’Italia. Senza tale impegno la Francia non avrebbe appoggiato la candidatura di Draghi alla Bce. Bini Smaghi dovette fare allora una promessa: “lascerò l’incarico entro dicembre”.

I giornalisti di La Stampa parlano di una fonte transalpina che sostiene da Parigi l’esistenza di “patti precisi con Roma e che questi vadano rispettati”. Un terzo nome dunque spunterebbe nella rosa dei candidati successori a Draghi e un terzo pressante parere che pende sulla decisione di Berlusconi. Spetta al premier infatti trovare un incarico a Bini Smaghi, che per la nomina di Draghi ha rinunciato “entro dicembre” alla poltrona. Tra i “due litiganti” Grilli e Saccomanni forse sarà proprio il terzo Bini Smaghi ha “godere” dell’incarico alla Banca d’Italia.