Bloomberg, Reuters avvertono: in autunno “grande caduta dei mercati”, Anche se per ora…

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Luglio 2017 - 08:25 OLTRE 6 MESI FA
Bloomberg, Reuters avvertono: in autunno "grande caduta dei mercati", Anche se per ora...

Bloomberg, Reuters avvertono: in autunno “grande caduta dei mercati”, Anche se per ora…

MILANO – In autunno si preannuncia una grande caduta dei mercati, Bloomberg e Reuters lanciano l’allarme, per ora un po’ felpato. Si basano sugli ultimi report degli analisti di due grandi banche d’affari americane, Bank of America Merrill Lynch e Citigroup. Ci sono volumi di denaro impiegati a livelli da record, spiega Bloomberg. Di conseguenza, la liquidità dei clienti privati in percentuale delle attività totali, scenderà a livelli mai registrati prima, mentre gli investitori istituzionali detengono il livello più basso di liquidità.

Nei mercati mondiali, il clima è volto verso l’alto. Ed è proprio questo sfrenato entusiasmo che potrebbe voler dire la loro rovina. Ma prima di arrivare alle ripercussioni negative, cerchiamo di fare il punto di tutto ciò che indica proprio quanto, in questo momento, siano apertamente ottimisti gli investitori.

Primo: i livelli di liquidità dei clienti privati ​​sono scesi al minimo storico in percentuale al totale delle attività, secondo i dati compilati dalla Bank of America Merrill Lynch. Ciò significa che gli investitori si sentono più che mai incoraggiati a reinvestire il denaro sul mercato. Gli investitori istituzionali hanno anche i più bassi livelli di liquidità dagli ultimi otto anni, come mostrano i dati di Citigroup. La misura attualmente è a meno di un terzo di pluriennale raggiunto nel 2016.

Secondo: i fondi azionari attivi hanno assorbito in 2-12 anni, l’afflusso, secondo BAML. E’ un segno di fiducia non solo per il mercato, ma anche per i gestori dei fondi che traggono sostentamento dalla raccolta di azioni. E’ un raro raggio di luce per una gestione attiva, che ha lottato accanto all’incandescente ascesa del settore degli ETF.

Terzo: forse il riflesso più diretto dell’eccesso di fiducia, i mercati mondiali stanno giungendo a nuovi record. Il S&P 500 e il suo omologo Nasdaq 100, la scorsa settimana hanno raggiunto il massimo storico. Gli indicatori salgono rispettivamente al 265% e 466%, nel corso del mercato toro, simbolo di buon andamento come l’orso. Nel frattempo, gli indici creditizi hanno fatto la stessa cosa, settimane consecutive di obbligazioni non “investment grade”, come mostrano i dati BAML.

Il risultato è il cosiddetto “Icaro trade“, caratterizzato dal fondersi delle attività di rischio a partire dall’inizio del 2016. Ma c’è un aspetto negativo nel volare troppo vicini al sole, come fu per Icaro si potrebbero sciogliere le ali. BAML ha visto cosa potrebbe accadere nella seconda parte dell’anno, in quanto le condizioni in rialzo si surriscalderanno ulteriormente.

Un “forte calo nei mercati” potrebbe essere un evento possibile in “autunno, non in estate,” ha scritto in una nota ai clienti la Bank of America Merrill Lynch. I commenti fanno eco a quelli di BAML quando hanno citato la banca centrale come una minaccia nel progressivo percorso verso la maggiore attività di rischio.

Tuttavia, conclude Bloomberg, nonostante la cupa previsione di fine 2017 fatta da BAML, in realtà è un grande momento per essere investitori azionari. Il valore delle azioni delle società stanno andando più forte che mai, ovunque ci sono segnalazioni di utili, il che rappresenta una sorta di potenziale manna a breve termine per i traders pronti a fare la loro parte.

Helen Reid della Reuters integra: 3,5 trilioni di dollari sono stati distribuiti in fondi obbligazionari, mentre gli investitori hanno collocato 6,4 trilioni di dollari in ETF, exchange-traded fund, (fondi indicizzati quotati).

Insieme al maggiore afflusso di capitale, in cinque settimane, in cui è prevalso un clima di fiducia.
Le attività gestite in fondi a lungo termine, sono ancora sotto il 1,2 % nel periodo intermedio, contro un aumento del 9,7% delle attività gestite da EFT.

L’Europa ha dato il via alla stagione degli utili, i titoli azionari in dieci settimane hanno avuto un alto picco, con 3 miliardi di dollari, mentre le le azioni degli Stati Uniti sprofondavano. Nel corso di tre mesi, dal mercato azionario più grande del mondo sono usciti 24 miliardi di dollari, mentre 19 miliardi sono stati investiti in titoli europei e 20 in azioni dei mercati emergenti, in quanto per gli investitori rappresentano prezzi più attraenti e prospettive di guadagno rispetto alle azioni degli Stati Uniti.

Nel frattempo le obbligazioni hanno visto la diciottesima settimana di flusso in entrata e le obbligazioni ad alto rendimento in tre mesi hanno avuto il maggiore flusso, poiché gli investitori hanno cercato il ricavo. Gli investimenti nei fondi obbligazionari hanno attirato afflusso per 30 settimane di fila, con 7,5 miliardi di dollari, mentre per la 25° settimana consecutiva 1,8 miliardi di dollari sono affluiti in obbligazioni ad alto rendimento e fondi per i crediti dei mercati emergenti.

In una settimana che ha visto la azioni mondiali raggiungere nuovi livelli record, il clima è passato da 7.0 a 7.4, avvicinandosi a livelli di estremo ottimismo e non lontano dal segnale di vendere, dicono gli strateghi. Ma raccomandano agli investitori di resistere più a lungo. “Rimanere a lungo nelle attività a rischio, fino a quando il clima ormai a 8.0 è in preda all’euforia”.

Gli strateghi insistono sul tema dei mercati azionari mondiali come il “volo di Icaro” che culminerà con una caduta “Humpty Dumpty“. Hanno aggiunto l’avvertimento che potrebbe inciampare prima se il fallimento del disegno di legge sull’assistenza sanitaria degli USA avesse un effetto a catena sull’economia.

“In assenza di un immediato impatto negativo sull’occupazione delle piccole imprese successiva all’abrogazione/mancata sostituzione dell’Obamacare e/o una sbandata negativa nei confronti delle politiche Occupy Silicon Valley pensiamo a un forte calo nei mercati in autunno e non in estate”, hanno concluso.