Il mondo crolla, Borse a picco: Wall Street affonda

Pubblicato il 8 Agosto 2011 - 15:02 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – La crisi è sempre più globale e sembra non conoscere fine: l’8 agosto le Borse di tutto il mondo hanno subito un crollo, con un picco che ha riguardato Wall Street: i mercati americani non hanno creduto alle parole di fiducia (di circostanza) del presidente Barack Obama.

Molto più determinante è stata l’ondata di vendite innescata dalla decisione di Standard & Poor’s di tagliare il rating americano per la prima volta ad ‘AA+’. Il downgrade ha causato una fuga dal rischio verso i beni rifugio come l’oro, che è salito di record in record a 1.720 dollari l’oncia. Al contrario, i titoli di stato americani a 10 anni sono scesi ai minimi dal gennaio 2009.

Quello di Wall Street è stato solo l’ultimo atto di una giornata da dimenticare per le Borse di tutto il pianeta: gli interventi di Bce, G7, governi e banche centrali non hanno convinto i mercati che hanno risposto con un netto calo.

Milano ha chiuso con un preoccupante – 2,35%, ma ancora peggio è andata alle altre Borse europee che hanno registrato tonfi inquietanti (Francoforte chiude a – 5,02%).

E se a inizio giornata almeno avevano recuperato i Btp (spread con i Bund tedeschi ridotto a meno di 300 punti), verso fine giornata anche questa notizia positiva è svanita.