Canone Rai in bolletta luce dal 2015: si paga in base al reddito, max 80 euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Novembre 2014 - 15:56 OLTRE 6 MESI FA
Canone Rai in bolletta luce dal 2015: si paga in base al reddito, max 80 euro

Canone Rai in bolletta luce dal 2015: si paga in base al reddito, max 80 euro

ROMA – Il canone Rai si pagherà nella bolletta della luce. Una misura che garantirà a viale Mazzini un’entrata da 1,8 miliardi di euro l’anno. La tassa più odiata dagli italiani scende da 113,5 euro ad un massimo di 80 euro, divisa in diverse tranche nella bolletta della luce a partire da gennaio 2015.

“Si tratta di una barbarie nei confronti degli utenti”, tuona il Codacons. Anche l’Autorità dell’Energia ha criticato il canone Rai in bolletta, parlando di “modalità impropria di riscossione” difficile da applicare.

Sergio Rame  su Il Giornale scrive:

“Come anticipato dal Messaggero nei giorni scorsi, continueranno a esserci le fasce di esenzione e i bonus per i meno abbienti. Ma la platea degli utenti si allargherà. Perché non pagheranno soltanto i possessori di televisori, ma anche chiunque possegga un computer, uno smartphone o un tablet. Per non pagare la nuova imposa, il contribuente dovrà, quindi, dimostrare non solo di non possedere una televisione, ma di non avere nemmeno un qualsiasi dispositivo con cui sintonizzarsi sui programmi del servizio pubblico”.

Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha commentato:

“Si tratta di una barbarie nei confronti degli utenti, e siamo pronti ad impugnare qualsiasi provvedimento in tal senso la legge afferma che tale imposta è dovuta da chi possiede un apparecchio adibito alla ricezione di radioaudizioni televisive, ma imporre al cittadino l’onere di dimostrare di non avere tali strumenti nella propria abitazione, pena l’addebito diretto in bolletta, appare un atto abnorme che finirà per complicare la vita ai cittadini”.

Anche Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’Energia, e Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, hanno criticato la misura decisa dal governo Renzi, spiega Il Giornale:

“C’è un evidente problema di legittimità e c’è una grande complicazione burocratica, oltre a costi pesantissimi per le aziende. Cosa succede se un utente non paga il canone Rai, gli viene automaticamente staccata la luce?”.

Francesco Di Frischia e Mario Sensini sul Corriere della Sera spiegano:

“Per le fasce di reddito più basse, tenendo conto dell’indicatore Isee, si pensa a un’esenzione totale o parziale. Per i redditi medi e alti, invece, il costo del nuovo canone potrebbe oscillare tra i 60 e gli 80 euro. Ma non è ancora chiaro se si pagherà solo sulla prima casa (come accade oggi), o se il canone sarà dovuto per ogni abitazione posseduta, magari con uno sconto per le eventuali seconde o terze case.

L’obiettivo è ricavare almeno 300 milioni in più rispetto a quanto entra oggi con il canone, parte dei quali andrebbe alla Rai, parte alle emittenti private, che vivono una condizione di «crisi drammatica» come ha detto ieri Morando. Con la riforma dovrebbe cambiare anche un aspetto fondamentale, cioè il presupposto dell’imposta. Oggi è il possesso di un apparecchio radiotelevisivo, domani il possesso di una qualsiasi apparecchiatura elettronica (device) atta alla ricezione di segnali radio e tv, compresi computer, tablet e smartphone”.