Giovani di Confindustria: “Nessun politico a Capri”

Pubblicato il 29 Settembre 2011 - 18:08 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 29 SET – Nessun politico al convegno annuale dei Giovani imprenditori: gli industriali under 40 si stringono attorno alla leader dei loro “fratelli maggiori”, Emma Marcegaglia, e chiudono le porte. Dopo la “scissione” di Confindustria dal governo, anche i Giovani Industriali prendono le distanze dal palazzo.

”Non inviteremo politici sul palco a Capri, li inviteremo solo ad ascoltare”. Basta ”passerelle”, ha annunciato il presidente dei Giovani di Confindustria Jacopo Morelli, in una intervista all’ANSA. ”Avevamo fatto proposte, zero risposte: non vogliamo essere presi in giro”. Serve ‘‘un governo che faccia scelte: coraggio non codardia”.

”Quest’anno faremo una cosa rivoluzionaria”, sottolinea il leader degli imprenditori under-40: per il convegno annuale dei giovani di Confindustria a ottobre a Capri ”non inviteremo politici sul palco, né maggioranza di governo né opposizione. Li inviteremo ad assistere”.

Il motivo? ”Non siamo più disponibili a organizzare passerelle per qualcuno, il Paese è stanco”. Sarà ”la prima volta”. Una scelta maturata dopo l’appuntamento di giugno a Santa Margherita Ligure, il debutto di Jacopo Morelli che da pochi mesi era stato eletto presidente: ”Avevamo fatto delle proposte, ci sono state zero risposte. Quindi ora noi diciamo: zero risposte, zero politici. Non rinunciamo all’interlocuzione politica. Vogliamo dialogo, confronto. Ma che sia serio”.

A Santa Margherita ”ci avevano detto: le vostre proposte sono proposte di buon senso, le porteremo in Consiglio dei ministri, abbiamo rassicurazioni anche da altri esponenti del governo che tutto andrà a buon fine. Poi tutto è caduto nel vuoto. Avremmo preferito un sì o un no, chiarezza, anche una risposta negativa piuttosto che restare in un limbo senza risposte. Ora chiediamo alla politica lo stesso senso di responsabilità che abbiano noi imprenditori, e che hanno i nostri collaboratoti, tutti i giorni, nell’affrontare questa realta’ difficile”. Leader dei giovani industriali da poco meno di sei mesi, Morelli vede gli under-40 ”in trincea”, non rassegnati ma ”combattivi e determinati. Non ci arrendiamo”, dice.

E avverte: ”Non possiamo continuare ad avere un Paese umiliato dalle non scelte”. Oggi ”il problema non è avere questo o quel governo, ma di avere un governo che faccia scelte, che si prenda le sue responsabilità, le porti avanti fino in fondo. E che sia credibile. Cosa facciamo noi imprenditori per il Paese? Lo portiamo avanti”.

Nei giorni scorsi i giovani di Confindustria hanno scritto al capo dello Stato, Giorgio Napolitano: ”Ha dimostrato grande attenzione al tema dei giovani, dell’emergenza occupazione, della crescita. E’ questo il modello di confronto che vorremmo con la politica – dice Morelli -. Non pretendiamo risposte positive ad ogni nostra richiesta, ma non vogliamo neanche essere presi in giro”.

I giovani industriali si uniscono alle critiche mosse da Confindustria alla manovra economica. ‘‘E’ fatta al 70% da nuove tasse. Le manovre fatte di tagli sono doppiamente depressive”. Ai politici, spiega Morelli, ”manderemo delle lettere per invitarli ad ascoltare. Se verranno saranno ricevuti con rispetto, ma chiediamo uguale rispetto, chiediamo loro di confrontarsi con noi non come sudditi ma come dei concittadini”.