Fiat, Marchionne: “Se l’Italia non ci aiuta ne trarremo le conseguenze”

Pubblicato il 26 Luglio 2011 - 18:51 OLTRE 6 MESI FA

TORINO, 26 LUG – ”Se il sistema Italia non ci aiuta trarremo le conseguenze”. Lo ha detto Sergio Marchionne durante la conference call sui risultati di Fiat Spa nel secondo trimestre 2011. ”Non ci faremo minacciare, non ridiscutiamo niente”. ‘Il nostro impegno in Italia e’ chiaro, non possiamo fare di piu”’.

La Fiat non riaprira’ alcun confronto sul contratto di Pomigliano, ha detto Sergio Marchionne durante la conference call. L’amministatore delegato di Fiat ha anche affermato che ”L’investimento di Pomigliano andra’ avanti comunque”.  ”Produrremo la Panda a Pomigliano – ha affermato Marchionne – a prescindere da come procedera’ la vertenza e quali saranno le motivazioni del tribunale”.

”La Fiat – ha spiegato Marchionne – non decide le condizioni del mercato, ma deve adattarsi ed e’ difficile agire se le relazione industriali non sono stabili. Crediamo che un accordo che e’ stato negoziato dalle parti e accettato e ratificato dalla maggioranza dei lavoratori non possa essere rimesso in discussione da una minoranza. E’ una cosa che non accade da nessuna parte e Fiat non intende risedersi al tavolo negoziale. Abbiamo fatto piu’ di quanto si possa chiedere razionalmente a un’azienda, non abbiamo intenzione di fare altri passi”.