Imu 2013: calcolo, F24, aliquota, prima casa. Faq: il commercialista risponde

di Antonio Sansonetti
Pubblicato il 24 Aprile 2013 - 07:00| Aggiornato il 16 Gennaio 2023 OLTRE 6 MESI FA

Non è ancora tutto deciso, però, perché non tutti i Comuni hanno applicato le aliquote massime previste dalla legge. Possono ancora ritoccarle (e quindi far pagare una seconda rata più alta della prima)? La rata di dicembre sarà, come l’anno scorso, molto più pesante della rata di giugno? 

“Possono in ogni momento ritoccarle, entro i tetti massimi previsti dalla legge (quindi chi già applica il massimo non può più aumentare l’aliquota). Un po’ come facevano con le aliquote Ici. Ogni anno i Comuni deliberano le proprie aliquote. In ogni caso deliberano di solito entro maggio per rendere effettive le nuove aliquote entro la scadenza della prima rata, ovvero il 17 giugno. Altrimenti il cittadino, non essendo al corrente del nuovo aumento, paga sulla base dell’aliquota dell’anno precedente”.

Sarà almeno un po’ meno complicato pagarla (i codici del Comune, i codici dello Stato…)?
“L’Imu – a differenza dell’Ici, che veniva versata tutta con un unico codice – è stata ripartita tra il Comune e lo Stato: una quota dell’Imu è andata allo Stato e una quota è rimasta di competenza del Comune. Mentre l’Ici era tutta di competenza del Comune. Per questo servono due codici. Perché bisogna identificare la quota che andrà allo Stato e la quota che andrà al Comune. Quindi sì, pagare l’Imu continuerà ad essere un’operazione complicata. Non essendoci stati interventi legislativi in merito, non è stato semplificato nulla”.

La pagheremo con il modulo F24?
“Sì, esatto”.

Sono possibili compensazioni fiscali per le aziende? Sul capannone, per esempio…
“Sono sempre possibili compensazioni con altri crediti d’imposta, questo già dai tempi dell’Ici. Un’azienda che ha un credito Iva può compensarla con l’Imu dovuta su un fabbricato di proprietà. Se un’impresa ha un credito Iva di 5000 euro e deve pagare 2000 euro di Imu, resta a credito di 3000 euro di Iva. Deve presentare il modulo F24 indicando la compensazione con i codici dell’Iva a credito e dell’Imu a debito. Sarà un F24 con l’importo pari a zero (se il credito Iva è superiore all’Imu dovuta, ovviamente)”.

Se un negozio-azienda nel frattempo è fallito paga o non paga?
“Se è fallito c’è un curatore fallimentare che deve liquidare i beni. Se ha liquidato gli immobili, ovvero li ha venduti, l’Imu su quegli immobili la pagherà il nuovo proprietario. Se invece risultano ancora di proprietà dell’azienda o negozio fallito perché il curatore fallimentare non è ancora riuscito a venderli, l’Imu spetta al fallito. Sarà una voce in più che si andrà ad aggiungere ai debiti del fallimento. In conclusione: non è prevista un’esenzione per chi ha dichiarato il fallimento”.

Continua a leggere le altre risposte del commercialista sull’efficacia dei controlli sull’evasione dell’Imu, le rendite catastali, le addizionali regionali e comunali.