Imu, Letta assicura: “Niente seconda rata, discorso chiuso”

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Novembre 2013 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA
Imu, Letta assicura: "Niente seconda rata, discorso chiuso"

Imu, Letta assicura: “Niente seconda rata, discorso chiuso”

ROMA – Niente Imu a dicembre. Punto. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, mettendo definitivamente la parola fine a giorni di rumors, ipotesi giornalistiche e polemiche. “Non si torna indietro sulla decisione già presa dello stop alla seconda rata Imu”, ha detto il premier in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, sottolineando che il “governo è al lavoro sulle coperture“.

E dopo aver tirato fuori i proverbiali attributi d’acciaio, quelli di cui si parlava in un’intervista al quotidiano The Irish e sui quali sono scorsi fiumi di inchiostro e facili battute, Letta ci tiene a ritrattare: ”Sono rimasto allibito dal cortocircuito comunicativo: leggo ‘un fiume di acciaio’ ma è una frase che non ho mai detto, è stata la traduzione. Non c’è da parte mia né un cambio di linguaggio né cambio strategico”.

Di un banale fraintendimento si è trattato, con relativo cortocircuito: l’espressione “balls of steel” è del giornalista e non dell’intervistato, ma in Italia nessuno ha fatto in tempo a capire.

Di altro tipo poi l’altro fraintendimento, quello verificatosi col titolare dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, col quale, assicura, è in perfetta sintonia. Saccomanni, traduce Letta, “dice quello che tutti hanno detto: la decisione che nel 2013 la prima e la seconda rata non sarà pagata è una decisione già assunta sulla quale non si torna indietro e ha detto che la copertura su questo tema non è semplice”.

Infine Letta annuncia quanto stabilito in Cdm: “Abbiamo approvato due importanti pacchetti di norme per recuperare i ritardi in materia di infrazioni comunitarie: bisogna arrivare al semestre con un recupero fondamentale del pesante ritardo in materia infrazioni comunitarie. Non sarebbe serio se guidassimo il semestre europeo con dei ritardi”, ha detto prima di passare la parola al ministro degli Affari Europei per illustrare i due ddl.