Aumento del 50% dei reati tributari in Italia: record a Milano con il raddoppiamento delle azioni penali

Pubblicato il 23 Agosto 2010 - 10:54 OLTRE 6 MESI FA

La lotta agli evasori fiscali in questo 2010 è ad un punto di svolta: da un indagine del Sole 24 Ore emerge un incremento nel primo semestre di quest’anno rispetto al 2008 del 50% nell’apertura di fascicoli per reati tributari. Da una stima del Fisco oltre 26 miliardi di euro sono stati evasi nel 2009 ma solo una minima parte, tra il 10 ed il 20 %, sarà recuperata.Tra le regioni ad alta evasione fiscale spiccano il Lazio, con quasi 6 miliardi di euro evasi, la Lombardia e l’Emilia Romagna.

Con i nuovi reati introdotti dalla manovra correttiva le azioni penali sono destinate ad aumentare, infatti nella manovra sono previste disposizioni più severe sulla frode esattoriale e sul falso in transazione. I reati commessi con maggiore frequenza per cui sono aperti fascicoli riguardano l’uso di fattore false, l’omissione o l’infedele dichiarazione e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Gli illeciti sono raddoppiati a Milano, mentre a Roma sono rimasti stabili. Altri grandi uffici giudiziari che hanno registrato un incremento nell’apertura dei fascicoli sono Bergamo (+52,5%) e la procura di Napoli (+26%).

Il boom dei reati tributari è dovuto ad un inasprirsi delle misure e all’incremento delle azioni penali a partire dall’aumento degli accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza, che presenta poi i fascicoli ad i pubblici ministeri. Ciò che è emerso in questo primo semestre è un maggior numero di contestazioni per l’utilizzo di fatture false rispetto all’emissione delle stesse, che indica la presenza del fenomeno delle “cartiere”, cioè società fittizie che nascono con il solo scopo di emettere false fatture a beneficio di diversi soggetti, spiegando così il motivo per cui i reati di dichiarazione fraudolenta con uso di false fatture, che interessano le” cartiere”, sono passati dal 28,5% del 2008 al 28% del 2010, mentre i reati di infedele dichiarazione sono aumentati dal 23,7% del 2008 al 24,6% del 2010, e quelli per omessa presentazione di dichiarazione hanno segnato un aumento dal 21,3% al 24%.

Il reato meno contestato, probabilmente perché più difficile da dimostrare, è quello di dichiarazione fraudolenta tramite altri artifici, che dal 2,7% del 2008 è passato al 3,2% del 2010, sebbene la pena prevista sia la reclusione da un minimo di un anno e sei mesi ad un massimo di sei anni.

Tra le novità introdotte dalla manovra correttiva si ha un abbassamento della soglia di punibilità da pagare per il reato di frode esattoriale nel caso in cui il comportamento illecito del contribuente sia destinato a rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva, e l’introduzione del reato di falso nella documentazione per le transazioni fiscali, che in caso di procedura di concordato preventivo, o di accordo di ristrutturazione, permettono il pagamento parziale o dilazionato di tributi e contributi.

Inoltre è prevista la reclusione da 6 mesi a 4 anni per falsa indicazione di elementi attivi inferiori ed elementi passivi superiori a quelli effettivi allegati nella documentazione. Se il nuovo reato introdotto fosse applicato a tutte le transazioni fiscali si avrebbe un numero di contestazioni decisamente superiori e l’incremento del 50% finora registrato sarebbe destinato a crescere, segnando un duro colpo all’evasione fiscale.