Cedolare secca sugli affitti: salirà al 25,2%. Taglio ai bonus ristrutturazioni e risparmio energetico

Pubblicato il 25 Luglio 2011 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA -Proprietari di casa e inquilini sono avvisati: con la manovra fresca di approvazione si fanno sentire i primi dolori visto che la cedolare secca sugli affitti, quella che nemmeno arrivata già divideva, salirà dal 21 al 25, 2%. Tra le novità dell’estate non c’è da salutare dunque solo il ritorno dell’Irpef sulla prima casa, ma anche le sforbiciate ai bonus per le ristrutturazione e per il risparmio energetico.

Saranno due gli appuntamenti per i tagli agli sconti fiscali:  nel 2013 il 5% in meno, circa 500 milioni di euro, nel 2014 il 20% per 2 miliardi.

Il sogno di un’area protetta e no tax per la tanto ambita prima casa torna a infrangersi con la cura fiscale voluta dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Tra le agevolazioni fiscali di cui è previsto il taglio c’è , salvo interventi dell’ultim’ora, la deduzione integrale della rendita catastale dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale”, ovvero della prima casa.

A calare, quindi, è la detrazione Irpef per gli interessi passivi sui mutui prima casa, il 19% su un massimo di spesa di 4 mila euro l’anno. Dal bienni 2013-2014 sarà limitata la detrazione “Irpef per le provvigioni pagate ai mediatori immobiliari per l’acquisto dell’abitazione principale”, spiega Repubblica, pari al 19% su un tetto di mille euro l’anno.

La vera stangata è sull’aumento della cedolare secca, novità del 2011 e nuovo regime fiscale “forfait” per le tasse degli affitti abitativi, che può applicata anche per le mini-locazioni, inferiori ai 30 giorni, o per gli affitti di una solo vano. Adesso prevede un’imposta unica del 21% sugli affitti e 19% per i contratti agevolati che, spiega Repubblica,  “prevedono un affitto inferiore a quello di mercato”. La cedolare però salirà al 25,2%.

Per i proprietari che affittano la casa all’orizzonte c’è anche il rischio sulla deduzione forfetaria del 15% sui redditi da locazione riconosciuta per le spese di manutenzione o di imposte relative all’immobile. Ultimo in lista, ma non d’importanza, è il capitolo lavori in casa, visto che scenderà dal 36% al 28,8% il bonus sui cosiddetti lavori di recupero edilizio. Anche quello sul risparmio energetico poi passerà dal 55% al 44%.

Secondo quanto spiega Repubblica ce n’è anche per gli inquilini: le detrazioni fiscali del costo dell’affitto di casa “saranno investite dal taglio del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014. Si va dalla detrazione di 300 e 150 euro per l’affitto dell’abitazione principale, alla detrazione triennale di 991,60 euro per i giovani inquilini tra i 20 e i 30 anni, per passare, poi, ai 495,80 euro e ai 247,90 euro per i contribuenti intestatari di contratti con affitto concordato”.