Marchionne in Usa: ”Fiat può risollevare Chrysler”

Pubblicato il 6 Marzo 2009 - 13:32 OLTRE 6 MESI FA

«Rilanceremo e rivitalizzeremo Chrysler: possiamo apportare valore aggiunto, questa è la vera questione ed è un fattore necessario per la ripresa di Chrysler». È la promessa di Sergio Marchionne, ad di Fiat, che a Washington ha incontrato la task force sull’auto voluta da Barack Obama per supervisionare la ristrutturazione delle case automobilistiche di Detroit.

«L’accordo con Fiat potrebbe permettere a Chrysler di risollevarsi dalla crisi e anche aiutarla a ripagare i prestiti ricevuti dal governo degli Stati Uniti», ha detto Marchionne.

Chiamato a presentare la proposta di alleanza tra Fiat e Chrysler (che darebbe alla casa torinese il 35% del gruppo americano in cambio di tecnologie e non contanti), l’amministratore delegato ha parlato di Fiat come di «un ingrediente necessario per rivitalizzare Chrysler».

I vertici dell’azienda di Detroit hanno quindi presentato un piano che prevede un finanziamento a breve da parte del Tesoro Usa di almeno 5 miliardi di dollari. E hanno ribadito che la migliore opzione per il rilancio della società è l’alleanza con Fiat.

In un’intervista all’edizione tedesca del Financial Times, il presidente della Chrysler, Jim Press, ha ipotizzato che la crisi possa non esaurirsi prima di quattro anni, con le vendite di auto negli States ferme ai livelli attuali. Press ha però detto che Chrysler «riuscirà a sopravvivere» grazie alla cura da cavallo con cui ha eliminato 35.000 posti, ridotto di 3,8 miliardi di dollari i costi fissi e a 1,3 milioni di vetture la capacità produttiva.

Misure draconiane con cui il gruppo intende convincere il governo americano di voler applicare ogni possibile soluzione per tagliare il tagliabile e ottenere i 5 miliardi di dollari di aiuti supplementari richiesti all’amministrazione federale.