Novartis, troppe critiche: il presidente Vasella rinuncia al super bonus

Pubblicato il 19 Febbraio 2013 - 10:45| Aggiornato il 14 Luglio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO –  Niente super-bonus per il presidente uscente di Novartis, Daniel Vasella. Dopo le proteste degli azionisti e di molta parte dell’opinione pubblica svizzera il colosso farmaceutico ha deciso di cancellare il patto di non concorrenza che avrebbe fatto incassare al manager 72 milioni di franchi (60 milioni di euro).

Novartis gli aveva promesso quei soldi, elargiti in sei anni, a patto che lui non lavorasse per la concorrenza. Dopo giorni di critiche arrivate da tutte le parti Vasella ha deciso di desistere.

”Il board e il dottor Vasella si sono accordati per cancellare il patto di non concorrenza e rinunciare a tutti gli emolumenti ad esso legati” ha spiegato il vice presidente Ulrich Lehner. ”Anche se crediamo nel valore dell’accordo, riteniamo che la decisione di cancellarlo risponda alle preoccupazioni degli azionisti e degli altri stakeholder. Il board comprende l’importanza di una piena trasparenza e farà ogni sforzo in questa direzione”.

”Capisco che in Svizzera molte persone trovano l’entità della remunerazione per il patto di non concorrenza irragionevolmente alto nonostante io abbia annunciato l’intenzione di rendere disponibile il suo ammontare netto per attività filantropiche’‘, ha detto Vasella. ”Per questo ho comunicato al board di rinunciare ai pagamenti legati al patto di non concorrenza”.