Pensione anticipata prima dei 67 anni: come si fa, tutte le possibilità da Opzione donna a Quota 100

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Giugno 2021 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
Pensione anticipata prima dei 67 anni: come si fa, tutte le possibilità da Opzione donna a Quota 100

Pensione anticipata prima dei 67 anni: come si fa, tutte le possibilità da Opzione donna a Quota 100 (Foto d’archivio Ansa)

Pensione anticipata prima dei 67 anni. Come si ottiene? Quali sono le possibilità in gioco? Ecco una breve guida ragionata sulle opzioni che permettono di ottenere in anticipo la tanto agognata pensione. Ci sono dei casi in cui la legge consente di non aspettare i fatidici 67 anni. 

Ci sono la pensione anticipata ordinaria (la Fornero), la pensione anticipata precoci, la speciale pensione anticipata contributiva a 64 anni, e la pensione anticipata con opzione Quota 100, sperimentale.

La pensione anticipata ha sostituito la precedente pensione di anzianità Inps: ad oggi, però, sopravvivono alla legge Fornero alcune tipologie di pensione di anzianità, ossia il trattamento agevolato per gli addetti ai lavori usuranti ed ai turni notturni, nonché l’opzione donna.

Pensione anticipata ordinaria dipendenti

In questo caso è importante solo l’età contributiva e non l’età anagrafica del pensionato. Servono:

  • – 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini;
  • -41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

In questi casi vale il regime di cumulo. Cioè si possono sommare gratuitamente i periodi non coincidenti accreditati presso diverse gestioni di previdenza, comprese le casse dei liberi professionisti. Degli anni di contribuzione complessivamente richiesti, 35 devono risultare al netto di eventuali periodi di disoccupazione indennizzata, o di malattia e infortunio non integrati dal datore di lavoro.

A partire dalla maturazione del requisito contributivo è prevista, ai fini della decorrenza della pensione, una finestra mobile pari a 3 mesi. Inoltre, durante il periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2026, è sospesa l’applicazione della dinamica della speranza di vita, quindi i requisiti contributivi non possono aumentare.
Per l’accesso alla pensione anticipata è richiesta, in ogni caso, la cessazione del rapporto di lavoro dipendente.

Pensione anticipata lavoratori dipendenti precoci

In alcuni casi si può ottenere la pensione anticipata con un’età contributiva di “soli” 41 anni. Ci sono delle particolari tipologie di lavoratori che possono usufruire di questa misura:

  • – lavoratori precoci, cioè possiedono almeno 12 mesi di contribuzione da effettivo lavoro accreditata prima del compimento del 19° anno di età;
  • – iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria (Ago) dell’Inps, alle forme sostitutive ed esclusive, o alla gestione Separata;
  • – chi possiede almeno un contributo, presso una delle gestioni elencate, alla data del 31 dicembre 1995.

I beneficiari devono inoltre appartenere a una delle seguenti categorie: disoccupati di lungo corso, caregiver, invalidi dal 74%, addetti ai lavori usuranti, notturni o gravosi.

Per accedere al beneficio della pensione con 41 anni di versamenti per lavoratori precoci è necessario presentare una domanda di riconoscimento dell’agevolazione all’Inps entro il 1° marzo di ciascun anno e solo in caso di esito positivo, anche a seguito di verifica della relativa copertura finanziaria, presentare la domanda di pensione anticipata.

Anche in relazione alla pensione precoci, come osservato per la pensione anticipata ordinaria:

  • -il requisito contributivo si può raggiungere presso una sola gestione o attraverso il regime di cumulo;
  • -degli anni di contribuzione complessivamente richiesti, 35 devono risultare al netto di eventuali periodi di disoccupazione indennizzata, o di malattia e infortunio non integrati dal datore di lavoro;
  • -il trattamento può essere conseguito una volta cessata l’attività lavorativa subordinata.

Per il diritto alla pensione precoci, è previsto il divieto di svolgere qualsiasi attività lavorativa dipendente o autonoma durante il periodo di anticipo, ossia per un massimo di 10 mesi per le donne ed 1 anno e 10 mesi per gli uomini.

Pensione anticipata con Opzione donna

L’Opzione donna offre alle lavoratrici donne la possibilità di andare in pensione anche se età anagrafica e contributiva sono basse. Il punto è che l’assegno di pensione verrà calcolato in maniera del tutto contributiva.

Ecco i requisiti che devono avere le lavoratrici iscritte presso le gestioni Inps :

  • – aver compiuto 58 anni di età, se dipendenti, e possedere 35 anni di contributi al 31 dicembre 2020; dalla data di maturazione dell’ultimo requisito alla liquidazione della pensione, è prevista l’attesa di un periodo, detto finestra, pari a 12 mesi. La finestra è unica ed annuale per le appartenenti al comparto Scuola e Afam;
  • – aver compiuto 59 anni di età, se autonome, e possedere 35 anni di contributi al 31 dicembre 2020; dalla data di maturazione dell’ultimo requisito alla liquidazione della pensione è prevista l’attesa di un periodo di finestra pari a 18 mesi;
  • – aver cessato l’attività lavorativa, terminato il periodo di finestra;
  • – le annualità di contribuzione devono risultare al netto di eventuali periodi di disoccupazione indennizzata, o di malattia e infortunio non integrati dal datore di lavoro.

In pratica, possono ottenere la pensione agevolata le dipendenti nate entro il 1962, e le autonome nate entro il 1961, se raggiungono 35 anni di contributi al 31 dicembre 2020.

Per quanto riguarda il requisito di 35 anni di contribuzione, gli accrediti devono risultare presso un’unica gestione previdenziale: non sono consentiti né il cumulo, né la totalizzazione. In sostanza, non è possibile sommare la contribuzione accreditata presso casse diverse ai fini del diritto alla pensione.

Fa eccezione soltanto il cosiddetto cumulo “interno” tra i contributi presenti nel Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti e quelli presenti nelle gestioni speciali Inps dei lavoratori autonomi (come artigiani e commercianti), in quanto la contribuzione appartiene alla stessa forma assicurativa, ossia l’Assicurazione generale obbligatoria.

In ogni caso, per raggiungere i 35 anni di contribuzione è possibile ricongiungere i versamenti verso un’unica gestione. È inoltre possibile raggiungere 35 anni di contributi avvalendosi del riscatto agevolato della laurea.

La pensione con opzione donna va calcolata con il metodo interamente contributivo sulla base del meccanismo di opzione. Il trattamento non è però considerato conseguito nel regime contributivo a tutti gli effetti, in quanto si può applicare l’integrazione al minimo.

Pensione anticipata con quota 100

La pensione anticipata con opzione Quota 100 può essere ottenuta in via sperimentale, per il triennio 2019-2021, dai lavoratori:

  • -iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive, gestite dall’Inps, nonché alla gestione Separata;
  • -non beneficiari di isopensione o di assegno straordinario;
  • -non facenti parte del personale militare delle Forze armate e al personale delle Forze di polizia e di polizia penitenziaria, nonché al personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e al personale della Guardia di finanza;
  • -con un’età almeno pari a 62 anni, da compiere entro il 31 dicembre 2021;
  • -con un’anzianità contributiva almeno pari a 38 anni, da conseguire entro il 31 dicembre 2021.

Anche in relazione alla pensione quota 100, come osservato per la pensione anticipata ordinaria:

  • – il requisito contributivo si può raggiungere presso una sola gestione o attraverso il regime di cumulo;
  • -degli anni di contribuzione complessivamente richiesti, 35 devono risultare al netto di eventuali periodi di disoccupazione indennizzata, o di malattia e infortunio non integrati dal datore di lavoro;
  • -il trattamento può essere conseguito una volta cessata l’attività lavorativa subordinata.

La decorrenza della pensione è soggetta a dei periodi di attesa, detti finestre, differenti a seconda della data di maturazione dei requisiti e della categoria di appartenenza dell’interessato beneficiario della prestazione. Nello specifico:

  • – i lavoratori del settore privato che maturano dal 1° gennaio 2019 i requisiti previsti per la Quota 100, conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi;
  • i dipendenti pubblici che maturano dal 30 gennaio 2019 i requisiti previsti per la Quota 100, conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi sei mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi, previa presentazione della domanda di collocamento a riposo con un preavviso di 6 mesi;
    -ai dipendenti del comparto Scuola e Afam si applica la cosiddetta finestra unica annuale.

I requisiti per la quota 100 possono essere maturati sino al 31 dicembre 2021. Chi matura i requisiti successivamente non può accedere al trattamento.

Chi matura i requisiti entro il 31 dicembre 2021, può chiedere la quota 100 anche successivamente, secondo quanto disposto dalla legge in merito, che applica il “principio” di “cristallizzazione dei requisiti”.

Infine, la legge prevede che fino alla maturazione dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia, la pensione quota 100 non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo in Italia o all’estero, fatta eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite di 5mila euro lordi annui.

Pensione di anzianità in totalizzazione

La totalizzazione è uno strumento che, come il cumulo, offre la possibilità di ottenere il diritto alla pensione sommando i gratuitamente contributi versati in gestioni diverse.

Attraverso la totalizzazione è possibile raggiungere, senza limiti di età, la pensione di anzianità, con:

  • 41 anni di contributi;
  • l’attesa di una finestra di 21 mesi.

I lavoratori dipendenti possono dunque avvalersene se possiedono versamenti in casse differenti, comprese quelle dei liberi professionisti.

Pensione anticipata contributiva dipendenti

I lavoratori subordinati privi di contributi al 31 dicembre 1995, la cui pensione si calcola dunque con il sistema integralmente contributivo, possono conseguire la pensione anticipata anche con:

  • -un requisito di età pari a 64 anni (soggetto agli adeguamenti periodici alla speranza di vita media);
  • -un requisito contributivo pari a 20 anni di versamenti effettivi (non sono utili i contributi figurativi);
  • -un “importo soglia” minimo dell’assegno pensionistico, pari ad almeno 2,8 volte quello dell’assegno sociale, quindi per il 2021 pari a 1.288,78 euro al mese.

Pensione per addetti ai lavori usuranti o notturni

La legge offre, ai lavoratori dipendenti addetti a mansioni particolarmente usuranti o ai turni notturni, la possibilità di ottenere la pensione di anzianità con dei requisiti notevolmente agevolati.

Questa pensione di anzianità, non abrogata dalla legge Fornero, può essere conseguita da coloro che risultano addetti ad attività particolarmente usuranti: addetti a lavori in galleria, cava o miniera (comprese le mansioni svolte prevalentemente e continuativamente in ambienti sotterranei), in cassoni ad aria compressa, a catena o in serie, lavori svolti dai palombari, lavori ad alte temperature, lavorazione del vetro cavo, lavori di asportazione dell’amianto, lavori svolti prevalentemente e continuativamente in spazi ristretti, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, con capienza superiore a 9 posti.

Sono inoltre beneficiari della pensione di anzianità coloro che svolgono l’attività nel periodo notturno per almeno 6 ore, per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 64, ed i lavoratori che svolgono la loro attività per almeno 3 ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, per l’intero anno lavorativo.

I requisiti per l’accesso ai benefici dei lavori usuranti e notturni vengono riconosciuti e attestati dall’Inps sulla base delle richieste dei lavoratori, che devono essere inviate entro il 1° maggio dell’anno precedente quello in cui i requisiti sono maturati.

Le condizioni da perfezionare sono le seguenti:

  • -per gli addetti ai lavori usuranti sono richiesti un’anzianità contributiva di almeno 35 anni associata ad un’età di almeno 61 anni e 7 mesi, nonché il raggiungimento di una quota, derivante dalla sommatoria dei due requisiti, pari a 97,6;
  • -per gli addetti ai turni notturni che svolgono l’attività per almeno 78 notti l’anno, sono richiesti un’anzianità contributiva di almeno 35 anni associata ad un’età di almeno 61 anni e 7 mesi, nonché il raggiungimento di una quota, derivante dalla sommatoria dei due requisiti, pari a 97,6;
  • -per gli addetti ai turni notturni che svolgono l’attività per un numero di notti compreso fra le 72 e le 77 l’anno, sono richiesti una anzianità contributiva di almeno 35 anni, associata ad un’età di almeno 62 anni e 7 mesi, nonché il raggiungimento di una quota derivante dalla sommatoria dei due requisiti pari a 98,6;
  • -per gli addetti ai turni notturni che svolgono l’attività per un numero di notti compreso fra le 64 e le 71 l’anno, sono richiesti un’anzianità contributiva di almeno 35 anni associata ad un’età di almeno 63 anni e 7 mesi, nonché il raggiungimento di una quota derivante dalla sommatoria dei due requisiti pari a 99,6.