Pensioni, mini-conguaglio: rivalutati del 2,6% assegni fino a 1.405 euro

Pubblicato il 3 Febbraio 2012 - 12:44 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Quest’anno la rivalutazione automatica delle pensioni spetta agli assegni fino a 1.405,05 euro. La manovra Monti aveva limitato l’indicizzazione degli assegni all’inflazione fino a tre volte la pensione minima. L’Inps ha aggiornato i dati sulle pensioni 2011. In particolare: il trattamento minimo per i lavoratori, dipendenti e autonomi, è di 480,53 euro mensili (6.246,89 euro annui); l’assegno vitalizio 273, 91 euro mensili, la pensione sociale 353,54 euro mensili, l’assegno sociale 429 euro. Il livello di inflazione calcolato per misurare l’indicizzazione è al 2,60%.

Quindi, sopra i 1.405,05 euro sono esclusi adeguamenti. Il Sole 24 Ore specifica il caso concreto. La norma stabilisce un correttivo a favore dei pensionati la cui pensione sia di poco superiore a tre volte il trattamento minimo. Infatti, se l’importo complessivo delle pensioni è superiore a 1.405,05 euro, ma risulta inferiore a questo limite incrementato dell’aumento previsto dai nuovi criteri di rivalutazione, deve essere comunque attribuito un incremento fino a concorrenza di tale limite maggiorato.

Se ad esempio da gennaio 2012 va riconosciuto un incremento pari al 2,6%, per un trattamento pensionistico superiore a 1.405,05 euro ma d’importo inferiore a 1.441,49 euro (importo limite, 1.405.05 + quota di incremento, 36,54 euro) scatta la norma di salvaguardia e va in ogni caso attribuito l’aumento di rivalutazione fino a concorrenza del limite di 1.441,49 euro.
Il decreto sulla rivalutazione ha fissato nella misura dell’1,6% l’aumento definitivo di perequazione automatica per il 2011; quindi è stato attribuito ai pensionati, con la rata di gennaio 2012, il conguaglio a credito dello 0,2%, dato che quello provvisorio era dell’1,4%. La determinazione della perequazione, definitiva per il 2011 e previsionale per il 2012, è stata applicata anche per le pensioni e gli assegni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti.