Popolare Vicenza vale meno degli stipendi dei suoi vertici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Aprile 2016 - 11:08 OLTRE 6 MESI FA
Popolare Vicenza vale meno degli stipendi dei suoi vertici

Popolare Vicenza vale meno degli stipendi dei suoi vertici

ROMA – Popolare Vicenza vale meno degli stipendi dei suoi vertici. Se l’offerta iniziale al pubblico del titolo di Popolare Vicenza andrà in porto, la banca capitalizzerà 10 milioni di euro: in pratica varrebbe meno delle retribuzioni dei suoi vertici nella gestione 2015, top manager, consiglieri e sindaci.  Va coinsiderato che nel 2014 i titoli valevano 62,5 euro e a inizio del 2015 la banca capitalizzava 6,2 miliardi. Questo per dare la misura del suo deprezzamento di quella che tre anni fa era la terza banca in Italia per capitalizzazione, come segnala Mario Gerevini sul Corriere della Sera.

Dieci centesimi o tre euro (l’amplissimo range per l’aumento di capitale da 1,5 miliardi) cambia poco per chi è già dentro. Ma dieci centesimi vuol dire attribuire alla banca un valore simbolico di dieci milioni. Cioè meno degli stipendi a consiglieri e sindaci nel 2015. Che a quel prezzo, 62,5 euro, è andata a chiedere 1,5 miliardi ai soci tra il 2013 e il 2014. Quasi la metà degli azionisti, 50mila, è stata tirata dentro dal 2010 ad oggi. (Mario Gerevini, Corriere della Sera)

Popolare Vicenza: impegno Atlante fino a un massimo di 1,5 miliardi. “Quaestio, per conto del Fondo Atlante, ha assunto l’impegno nei confronti di UniCredit a sottoscrivere le azioni di nuova emissione dall’aumento di capitale di Popolare di Vicenza non sottoscritte, nell’ambito dell’offerta finalizzata alla quotazione, fino all’importo massimo di 1.500 milioni di euro”.

E’ quanto si legge in una nota di Unicredit sulla base dell’accordo raggiunto con Quaestio. Unicredit, nella nota diffusa su richiesta della Consob, precisa inoltre che nell’accordo di sub-Underwriting si da atto a Quaestio, in riferimento all’intervallo di valorizzazioni del prezzo delle azioni di Popolare di Vicenza, di non aver partecipato né all’attività di pre-marketing, né alla definizione di qualunque proposta e che pertanto la società che rappresenta il fondo Atlante “non potrà essere ritenuta responsabile, a qualsiasi titolo”.