Salari, Cgil: calo di oltre 5 mila euro nel potere d’acquisto degli italiani

Pubblicato il 27 Settembre 2010 - 12:11 OLTRE 6 MESI FA

I lavoratori dipendenti italiani hanno perso in dieci anni oltre 5 mila euro di potere d’acquisto. Lo sostiene la Cgil nel suo rapporto sulla crisi dei salari presentato lunedì nel quale spiega che nel decennio 200-2010 le retribuzioni hanno avuto, a causa dell’inflazione effettiva più alta di quella prevista, una perdita cumulata del potere di acquisto di 3.384 euro ai quali si aggiungono oltre 2 mila euro di mancata restituzione del fiscal drag che porta la perdita nel complesso a 5.453 euro.

In Italia esiste “un grande problema che riguarda l’abbassamento dei salari anche legato al prelievo fiscale” sottolinea il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, a margine della presentazione del rapporto. Epifani chiede “un intervento urgente che sgravi il lavoro dipendente” riequilibrando il peso del prelievo a favore dei salari. I salari, secondo Epifani, pagano al momento di più di altri redditi ed è necessaria una “svolta” che affronti il problema delle retribuzioni.