Statali, prepensionamenti per assunzioni: rischio nuovi esodati e buco Inps

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Marzo 2014 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA
Statali, prepensionamenti per assunzioni: rischio nuovi esodati e buco Inps

Statali, prepensionamenti per assunzioni: rischio nuovi esodati e buco Inps

ROMA – Statali, prepensionamenti per assunzioni: rischio nuovi esodati e buco Inps. Lo scambio generazionale nel pubblico impiego, il principio ribadito dal ministro Marianna Madia secondo cui serve procedere aiprepensionamenti del personale anziano in esubero per consentire le assunzioni dei giovani, rischia di far saltare i conti dell’Inps, oltre a creare una nuova platea di esodati della PA.

Secondo Libero Quotidiano l’idea non è sostenibile ed evidenzia le criticità più evidenti. La pensione anticipata, definita tecnicamente collocamento “a disposizione”  (80% dello stipendio garantito per 24 mesi) per i dipendenti nella fascia tra 58 e 60 anni, significa derogare dai paletti della riforma Fornero: significa mettere nel limbo del “no stipendio no pensione” migliaia di dipendenti anche per 4 anni, magari costringendo il Governo a correre ai ripari con costi miliardari per lo Stato.

“Il Governo si gioca l’Inps  e discrimina i lavoratori” titola il fondo del direttore Maurizio Belpietro che paventa il rischio di una mazzata definitiva per le casse dell’Inps con il ritiro anticipato di nuovi statali. E segnala quella che considera un’ingiusta discriminazione nei confronti dei dipendenti privati che devono aspettare di aver compiuto 67 anni per andare in pensione (“La Madia sforna baby-pensionati”, si legge su un altro titolo).

La corsa allo svecchiamento tramite sostituzione con personale più giovane renderebbe palese, secondo Libero, che il taglio alla spesa pubblica, la cosiddetta spending review non realizza quanto promesso, lasciando inalterato il numero di dipendenti statali. Non è tutto: resta il nodo delle coperture e il via libera del Tesoro non è affatto scontato. Per dire, la Ragioneria dello Stato (che infatti Renzi vuol trasferire a Palazzo Chigi) ha già detto no, cioè ha bloccato 4 mila prepensionamenti nella scuola: il costo per l’Inps (e il riferimento va agli 85mila esuberi totali della stima prudenziale del commissario Cottarelli) è di 35 milioni di euro nel 2014, 105 nel 2015, 101 nel 2016, 94 nel 2017, 82 nel 2018. Totale 417 milioni di euro. Considerando, fra l’altro, che i risparmi indotti dall’inasprimento sui requisiti pensionistici della Riforma Fornero, sono stati già messi a bilancio.