Tremonti, investitore coraggioso: 4 miliardi in “Pigs bond”

Pubblicato il 4 Novembre 2011 - 13:28 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti: il ministero dell'Economia controlla al 100% la Sace (Lapresse)

ROMA – In tempi di crisi fa effetto sapere che la Sace, emanazione del ministero dell’Economia di Giulio Tremonti, ha investito 4 miliardi di euro in “Pigs bond”, ovvero titoli di Stato di Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna, quattro nazioni che vanno a formare l’acronimo dispregiativo che è diventato uno dei termini più noti della crisi. Nell’acronimo ormai è associata anche l’Italia, paese “periferico” e su cui è rischioso investire.

Ma la gran parte dei 5,3 miliardi che la Sace ha destinato a investimenti in obbligazioni di Stato, secondo le cifre fornite da Italia Oggi, è servita a comprare bond italiani:

La società, che assicura i crediti all’export e sostiene l’internazionalizzazione delle imprese, ed è guidata da Alessandro Castellano, ha la bellezza di 3 miliardi e 629 milioni di euro investiti in titoli nostrani.

Il massiccio livello di questo investimento potrebbe indurre a pensare che la società, in questi anni di grandi difficoltà economiche generali, abbia fornito un consistente aiuto al ministero da cui è controllata attraverso ingenti acquisti di obbligazioni pubbliche. Anzi, a stare all’ultimo bilancio approvato, chiuso il 31 dicembre del 2010, il «pacchetto italiano è cresciuto» in un anno di ben 260 milioni di euro: da 3,369 a 3,629 miliardi di euro. Ma anche altri titoli di stati “periferici” hanno subito un andamento crescente, così come viene descritto all’interno dei documenti contabili della società di Castellano.

Dal 2009 al 2010, per esempio, gli investimenti in titoli greci sono cresciuti da 144,8 a 219,2 milioni di euro, quelli in titoli irlandesi da 10,2 a 103 milioni, quelli in bond portoghesi da 5,2 a 18,8 milioni. L’unico arretramento si è registrato in riferimento alle obbligazioni di stato spagnole, che nel portafoglio Sace sono passate da 348,6 a 76,4 milioni.

La Sace Spa, controllata al 100% dal ministero dell’Economia, è insomma una società di assicurazione per le imprese all’estero. Il presidente è l’ex ambasciatore in Usa Giovanni Castellaneta, in passato ha ricoperto quella posizione Lorenzo Bini Smaghi, ora alla Bce. Istituita nel 1977, è stata trasformata in società per azioni nel 2004, e da allora ha conosciuto una crescita vertiginosa: le imprese assicurate erano alcune centinaia e nel 2010 erano diventate più di 20 mila; le operazioni assicurate ammontavano a 14 miliardi di euro nel 2004, nel 2010 sono arrivate a 70 miliardi. Contestualmente sono cresciuti i dividendi incassati dal Tesoro, oggi sotto il controllo di Tremonti: 5,6 miliardi in 6 anni.

Quindi se da un lato la Sace deve diversificare gli investimenti per fare fronte al volume di rendimenti che garantisce, dall’altro sarebbe tenuta per statuto a puntare solo su opzioni a basso rischio. Ma i bond di Grecia, Portogallo, Italia e Irlanda, su cui la Sace ha aumentato il proprio investimento, sono da almeno un paio di annetti delle scelte a medio, alto ed altissimo rischio.