La Turchia rallenta la crescita. Ma resta seconda tra i G20 dopo la Cina

Pubblicato il 3 Aprile 2012 - 14:24 OLTRE 6 MESI FA

ANKARA – La Turchia frena la sua crescita, ma si conferma seconda dopo la Cina su base annua. Nel quarto trimestre del 2011 la crescita più che dimezzata rispetto al +11,9% registrato nel primo trimestre. Nel quarto trimestre, infatti, scrive il Sole 24 Ore, la crescita è stata del 5,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Su base annua il dato resta alto: nel 2011 l’economia turca è cresciuta dell’8,5% contro il 9,2% del 2010, aggiudicandosi il secondo posto, tra i G20, dopo la Cina. Il calo trimestrale, però, dimostra che anche la Turchia risente della crisi del debito sovrano europea, considerato anche che, come ricorda il ministro per i rapporti europei Egemen Bagis, il 45% del commercio turco è diretto verso l’Ue.

Si è infatti registrato un progressivo calo in tutto il 2011, dall’11,9% del primo trimestre, al 9,1% del secondo, all’8,4% del terzo. Ma preoccupa soprattutto la crescita rispetto al trimestre precedente, che si è limitato allo 0,6%. Un valore che annualizzato è pari al 2,4%.

Le previsioni per il 2012 sono di un’ulteriore frenata nel primo trimestre e di una leggera ripresa nel secondo.

L’economia turca ha un valore complessivo di 735 miliardi di dollari, ed è cresciuta in media del 9% negli ultimi due anni. Il rallentamento previsto potrebbe contribuire a ridurre il disavanzo delle partite concorrenti, pari al 10% del Pil, e il tasso d’inflazione al 10,4% che è ai massimi degli ultimi tre anni.