Energia: nelle patate bollite il segreto per le batterie low cost

Pubblicato il 21 Giugno 2010 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA

Potrebbe essere una patata bollita a risolvere i problemi di elettricità nei paesi in via di sviluppo. Secondo i ricercatori della Yissum Research Development Company, una start up creata dall’università di Gerusalemme, una batteria creata con questo materiale di partenza può sostituire le pile da 1,5 Volt con un costo 50 volte inferiore.

“La possibilità di costruire batterie da fonti vegetali è un nuovo modo di sfruttare la bioenergia, che ora si usa solo per produrre combustibili – spiega Haim D. Rabinowitch, uno degli autori della ricerca pubblicata dalla rivista Journal of Renewable and Sustainable Energy – questo può letteralmente portare la luce in molti posti del mondo che hanno problemi nell’approvvigionamento energetico”.

La batteria realizzata dai ricercatori israeliani utilizza l’elettrolisi della patata accoppiata a semplici elettrodi di zinco e rame. La bollitura, spiega l’articolo, permette di aumentare di 10 volte l’efficienza della pila così ottenuta, perché riduce la resistenza interna del vegetale.

Se usata per dare energia a una lampada, hanno calcolato gli esperti, la batteria vegetale costerebbe più di sei volte di meno di una carica di kerosene. La patata è un ottimo candidato per realizzare il progetto su larga scala, sottolineano gli autori, perché si trova in 130 paesi del mondo, compreso il 32% dei paesi in via di sviluppo che non fanno parte dell’Ocse.