Bergamo, esplode palazzina per fuga di gas (foto): 2 feriti gravi

Pubblicato il 24 Gennaio 2013 - 20:44 OLTRE 6 MESI FA

BERGAMO – Una esplosione in una palazzina di via Longuelo a Bergamo, avvenuta la mattina del 24 gennaio alle 5,45, ha coinvolto 6 persone: quattro anziani sono stati portati in buone condizioni all’ospedale Gavazzeni, mentre due coniugi (lei 35 anni, lui 50) sono gravi. In codice rosso per ustioni estese, sono stati portati all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo per poi essere trasferiti ai centri per i grandi ustionati di Verona e Padova.

L’esplosione è  stata causata da una fuga di gas e lo scoppio improvviso ha sventrato il secondo piano di questa palazzina che si trova al confine con i paesi di Curno e Mozzo.

I coniugi residenti da un anno e mezzo nell’appartamento teatro dello scoppio, Enio Gritti e Marianna Raccagni, 46 e 36 anni, sono stati travolti dai detriti e raggiunti dalle fiamme rimanendo gravemente ustionati. I primi a soccorrerli sono stati due giovani vicini di casa, che hanno cercato di spegnere le fiamme. Poco dopo sono arrivati i vigili del fuoco e il personale del 118, che si sono trovati di fronte una palazzina sventrata, con i detriti caduti a terra e il tetto pericolante. I coniugi sono stati portati in gravi condizioni all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo e poi trasferiti ai centri per i grandi ustionati di Verona e Padova. La prognosi è riservata per entrambi.

Le altre persone che si trovavano nell’edificio di Longuelo – oltre ai due giovani c’erano quattro pensionate – sono state visitate all’ospedale Gavazzeni di Bergamo e subito dimesse. Nel frattempo, spente le fiamme, i vigili del fuoco e la polizia scientifica hanno effettuato un sopralluogo nello stabile, appurando che l’esplosione ere stata provocata da una fuga accidentale di gas. Il metano avrebbe saturato l’appartamento della coppia e l’accensione di una luce avrebbe innescato lo scoppio. 

l sostituto procuratore di Bergamo Letizia Ruggeri ha aperto un fascicolo e al momento non ci sono né indagati, né ipotesi di reato, in attesa di ricevere dai vigili del fuoco la relazione dettagliata sull’accaduto. Dai primi accertamenti sembra che l’impianto fosse a norma: l’ appartamento era dotato anche della griglia di areazione prevista dalla legge. L’intero edificio è stato dichiarato inagibile: nessuno potrà tornare negli appartamenti, e i due negozi del pianterreno, una parrucchiera e un ‘Compro oro’, resteranno per ora chiusi.

Il Comune di Bergamo ha intanto istituito l’Unità di crisi locale, come previsto in questi casi. La polizia locale ha reso inaccessibile l’edificio, che sarà presidiato dalla Protezione civile. Anche il tratto antistante via Longuelo – stamattina interamente chiusa al traffico – è  inaccessibile e i vigili hanno predisposto un senso unico alternato. Le quattro pensionate che vivevano nello stabile si sono trasferite dai parenti, mentre ai due giovani sono stati assegnati alloggi temporanei al Patronato San Vincenzo di Bergamo.

Le foto della palazzina distrutta (LaPresse)