M5S, parlamentari postano le loro vacanze su facebook. I militanti: “A lavorare!”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Agosto 2013 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Se le foto delle vostre vacanze su Facebook possono in qualche caso far arrabbiare i vostri amici (quelli che invece sono in ufficio), figurarsi cosa succede se siete un parlamentare del Movimento 5 Stelle e le foto delle vostre ferie le postate sulla vostra pagina pubblica.

Critiche di mezza estate sono arrivate per quei deputati e senatori M5S che, mentre la Camera riapriva per parlare di femminicidio, si trovavano in vacanza e rendevano pubblico tramite foto diffuse sui social network. Quel giorno, il 20 agosto, erano presenti solo 23 deputati 5 Stelle su 106.

A Stefano Vignaroli (romano, 37 anni) i militanti contestano una foto a tavola in compagnia di un’amica. Lui replica deciso:

“Sono in vacanza, sette giorni per ricaricarmi. Anche se fossi stato a Roma non avrei trovato un motivo valido per essere in Aula a non fare nulla…. è solo una ratifica di un decreto”.

Del resto i grillini non condividevano la scelta della presidente Laura Boldrini di riaprire la Camera solo perché lei comunicasse che la legge sul femminicidio è in calendario.

Il vicepresidente dei deputati M5S, Luigi di Maio, ha difeso i suoi usando un argomento potentissimo dalle parti dei 5 Stelle, lo spreco di soldi pubblici:

“Potevamo venire in Aula 5 minuti e poi tornare in vacanza. Abbiamo preferito evitare questa costosissima messa in scena (tra biglietti aerei, treni…)”

Ma alcuni militanti non sono convinti e non hanno gradito le foto del deputato emiliano Paolo Bernini, 26 anni: durante la seduta convocata dalla Boldrini lui era in un caffè vegano a Stoccolma. Anche ad Angelo Tofalo (salernitano, 32 anni) è toccato subire critiche per il suo reportage sulle sue vacanze nel Cilento (Paestum, Agropoli, il mare, le bufale, il concerto di Vinicio Capossela):

“Devolvete tutti in beneficenza questa giornata di lavoro rubata agli italiani”,

ha commentato impietoso un “fan” della pagina di Tofalo. È la logica del parlamentare come martire civile, come “dipendente” dell’elettorato, che si ritorce contro i grillini nell’ora più dolce, quella delle sospirate ferie agostane.