Pd, finto manifesto con lapide “The end”. La satira torna in centro a Roma FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Maggio 2018 - 16:58 OLTRE 6 MESI FA
Pd, finto manifesto con lapide "The end". La satira torna in centro a Roma FOTO

Pd, finto manifesto con lapide “The end”. La satira torna in centro a Roma (Foto Ansa)

ROMA – Torna la street art parodia della politica a Roma, dopo il bacio tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio e Berlusconi, Di Maio e Salvini come i tre bari del Caravaggio.[App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui, Ladyblitz – Apps on Google Play]Questa volta ad essere preso di mira è il Pd, in quello che sembra un manifesto elettorale del partito. Salvo avere al centro l’immagine di una lapide.

L’immagine, firmata da Andrea Villa, è comparsa venerdì mattina in via del Babbuccio a Roma, un vicolo a pochi passi da piazza Fontana di Trevi, con l’immagine di una lapide con sopra la scritta ‘the end’ sormontata dalla frase ‘La rivoluzione siamo noi’ e in basso ‘Pd, tesseramento 2018′. Il manifesto, su sfondo bianco e con la lapide in grigio, è firmato Andrea Villa in carattere stampatello maiuscolo.

E’ il quarto episodio di questo tipo in pochi giorni dopo i murales del bacio tra Di Maio e Salvini e di Giorgia Meloni con in braccio un bimbo africano firmati Tvboy e trovati il 23 marzo (giorno dell’insediamento delle nuove Camere) in via del Collegio Capranica e vicino al Senato; il fotomontaggio de I Bari, finto Caravaggio, comparso a Via de’ Lucchesi, due passi dal Quirinale, il 13 aprile, che ritraeva Di Maio, Salvini e Berlusconi in abiti d’epoca che giocano a carte (firmato Sirante); e L’incendio del Nazareno, anche questo un Sirante, ispirato all’Incendio di Borgo di Raffaello, trovato il 3 maggio vicino a Largo del Nazareno dove si stava riunendo la Direzione del Pd, in cui Renzi mette in salvo Berlusconi portandolo sulle spalle e si vedono anche le immagini di Boschi, Orfini e Verdini.

Pd, finto manifesto con lapide "The end". La satira torna in centro a Roma FOTO

Pd, finto manifesto con lapide “The end”. La satira torna in centro a Roma