Usa, dona il rene al capo e viene licenziata: ora lo rivuole

Pubblicato il 26 Aprile 2012 - 11:48 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Ha donato un rene alla sua capoufficio e ora lo rivuole indietro, dopo aver perso il posto. E’ drastica la via scelta da Debbie Stevens, 47 anni, madre di due bambini, licenziata dopo l’intervento chirurgico.

Ha già fatto causa alla compagnia in cui era impiegata e alla sua superiore Jackie Brucia, di 61 anni, per il trattamento ricevuto dopo il generoso gesto. Ma ora, la donna ha deciso di reclamare indietro anche il suo rene.

“Mi odi così tanto e sono così detestabile, ridammi il mio rene”, ha tuonato la Stevens contro la Brucia. Quest’ultima, nel tentativo di ricucire, in un’intervista radio, ha ringraziato pubblicamente la sua donatrice. “Le auguro ogni bene – ha detto la donna – le sarò sempre grata per avermi dato un rene, non ho niente di male da dire contro di lei”.

La Stevens si era offerta di donare il suo rene dopo aver sentito il racconto della Brucia, alla ricerca disperata di un donatore. “Non si sa mai – le rispose la Brucia – potrei considerare l’offerta un giorno”. Non molto tempo dopo, la donna si è rifatta viva chiedendo se l’offerta fosse ancora valida, visto che le era stato negato un donatore. “Certo” – fu la replica della Stavens. “Era il mio boss – ha detto in racconto pubblicato dal New York Post – e non volevo che morisse”.

I problemi per Stevens sono cominciati dopo l’intervento, quando la donna ha accusato dolori, ma nonostante ciò è stata costretta dal sua capo a tornare al lavoro, mentre lei restava invece in convalescenza.

I giorni successivi si sono rivelati un inferno per la Stevens, che dopo essersi rivolta ad un avvocato per il trattamento ricevuto in ufficio ha ricevuto una lettera di licenziamento.