Calamaro gigante spiaggiato sulla costa del Sudafrica: lungo oltre 3 metri pesa 270 kg

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Giugno 2020 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA
Calamaro gigante spiaggiato sulla costa del Sudafrica: lungo oltre 3 metri pesa 270 kg

Calamaro gigante spiaggiato sulla costa del Sudafrica: lungo oltre 3 metri pesa 270 kg

ROMA – Un rarissimo esemplare di Architeuthis dux, meglio conosciuto con il nome di calamaro gigante, è stato trovato spiaggiato nei giorni scorsi sulla spiaggia di Britanniabaai, in Sudafrica.

Il “Mostro degli abissi” è lungo oltre 3 metri e pesa circa 270 kg.

I biologi marini dell’Iziko Museums of South Africa sono stati immediatamente allertati provvedendo a recuperare l’esemplare e a conservarlo per futuri studi.

Non sono ancora chiare le cause del decesso dell’animale: solo ulteriori ricerche potranno far luce sulla questione.

La scoperta è stata documentata da una serie di foto e video realizzati da Adéle Grosse, un’abitante del posto.

Architeuthis dux o Calamaro gigante 

I calamari giganti abitano le profondità oceaniche. Queste creature vivono prevalentemente nelle acque gelide degli abissi, tra i 500 e i 1.000 metri di profondità.

Possono raggiungere, nel maschio, dimensioni massime di 13 metri e, nelle femmine, di 10 metri.

Alcune voci parlano di esemplari capaci di superare persino i 18 metri, ma non vi è alcuna evidenza scientifica che attesti queste dimensioni.

Da alcuni resti rinvenuti negli stomaci dei capodogli, però, si potrebbe ipotizzare che possano arrivare a quelle dimensioni.

Gli Architeuthis dux possiedono un mantello (torso), otto braccia e due tentacoli più lunghi.

E’ documentato scientificamente che il loro peso può essere di centinaia, talvolta migliaia, di chilogrammi.

Studi recenti hanno dimostrato che i calamari giganti si nutrono di pesci di mare profondo e di altre specie di calamari.

Tra i predatori dei calamari giganti, invece, vi sono i capodogli e gli squali.

Si tratta di animali elusivi e mai fotografati vivi prima del 2002 mentre il primo video risale al 2006. (fonte SCIENZE NOTIZIE)