Gatti, virus felino panleukopenia fa strage di cuccioli

di Veronica Segantini
Pubblicato il 21 Maggio 2018 - 11:13 OLTRE 6 MESI FA
Gatti, virus felino panleukopenia fa strage di cuccioli

Gatti, virus felino panleukopenia fa strage di cuccioli

Un vecchio virus da tempo scomparso è tornato a colpire i gatti e ha già fatto 50 vittime, per lo più tra i cuccioli. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Il virus, che provoca una gastroenterite acuta, è stato registrato in Australia, in diversi rifugi per mici di Sydney, frenando così anche le adozioni nel timore di possibili contagi.

La presenza del virus, il cui nome è panleukopenia virus felino (FPV), è stata confermata dai ricercatori dell’Università di Sydney. I sintomi che provoca vanno dalla febbre alla letargia, dalla perdita di appetito al vomito e alla diarrea. Nei casi più gravi i gatti possono morire senza aver mostrato alcun sintomo.

Una veterinaria australiana, la dottoressa Tanya Stephens, della clinica veterinaria Haberfield, ha spiegato di non aver visto casi simili da oltre 40 anni, ma due settimane fa ha diagnosticato questo virus in alcuni gattini randagi, che sono morti dopo una breve malattia.

Il panleukopenia virus felino (FPV), infatti, è stato scoperto oltre cento anni fa, spiega Business Insider Australia, ma i casi scomparvero dopo un programma di vaccinazione negli anni Settanta. In questo caso sembra che l’epidemia attuale sia dovuta proprio alla diminuzione delle vaccinazioni, soprattutto nei gattili.

I veterinari e i medici australiani tranquillizzano su eventuali rischi per gli umani: non ci può essere il contagio.

La professoressa Vanessa Barrs, dell’Università di Sydney, sottolinea come “i proprietari di animali domestici devono assicurarsi che cani e gatti siano vaccinati contro questa infezione mortale”.

La ricerca guidata dalla professoressa Barrs indica infatti che l’attuale vaccinazione è efficace contro il virus. Attualmente proprio la carenza di gatti immunizzati avrebbe provocato l’epidemia. “Quando meno del 70 per cento della popolazione è vaccinata, è molto facile che il contagio si diffonda”, ha sottolineato Barrs.