Gatto troppo curioso: entra in scatolone e…viene spedito

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2016 - 15:04 OLTRE 6 MESI FA
Gatto troppo curioso: entra in scatolone e...viene spedito

Gatto troppo curioso: entra in scatolone e…viene spedito

LONDRA – Il gatto Cupcake ha pagato cara la sua curiosità. I suoi padroni stavano preparando una scatola da spedire dalla Cornovaglia al Sussex, in Gran Bretagna, e l’ignaro gatto c’è entrato, finendo spedito a 260 miglia da casa. Mentre i suoi padroni disperati lo cercavano invano, il gatto è arrivato a destinazione ed è stato trovato affamato e disidratato dai destinatari del pacco, insieme ai dvd che erano stati spediti.

A raccontare la storia del malcapitato Cupcake è il The Guardian, riporta il sito Urban Post, che spiega come il gatto sia stato spedito per errore ben lontano da casa e nonostante i controlli della Royal Mail, il servizio postale inglese, che vieta la spedizione di animali vivi:

“Il siamese è quindi finito nella scatola – anche se la dinamica continua a risultare poco chiara – ed è stato spedito dal Cornwall all’altro lato della Gran Bretagna. Otto giorni in una scatola da cui è uscito praticamente illeso. Il ricevente del pacco, quando ha aperto la scatola, oltre al dvd ha trovato Cupcake disidratato, affamato, indebolito, spaesato, ma non in pericolo di vita. Nel frattempo i padroni, ignari di aver spedito il proprio gatto, lo cercavano affranti e stampavano manifesti che distribuivano per il quartiere. Il felino, essendo microchippato, è stato immediatamente riconosciuto.

Nel frattempo, il prestigioso The Guardian specifica che la Royal Mail, il servizio postale di Sua Maestà, pur accettando la spedizione di insetti, api e lombrichi rifiuta l’invio di animali vivi. Una precisione doverosa… Un caso simile, ma non casuale come questo, si è verificato nel 2006 quando uno studente di Cambridge fu multato per 750 sterline e gli fu inibito per dieci anni il possesso di animali per aver spedito a un amico un’aragosta viva. Questo la dice lunga sull’attendibilità dei test d’ingresso presso la prestigiosa Cambridge”.