Carne di cane e di gatto, la Cina dice basta

Pubblicato il 26 Gennaio 2010 - 18:29| Aggiornato il 1 Febbraio 2010 OLTRE 6 MESI FA

In Cina se vai in un ristorante ed ordini della “carne profumata” ti portano una pietanza a base di cane o di gatto, una “prelibatezza” tipica della zona e perfettamente legale. Ancora per poco però. Un disegno di legge, il primo e unico nel suo genere nella Repubblica popolare, intende infatti vietare il consumo e il commercio di carne di gatto e cane. Pena la reclusione.

Chi verrà sorpreso a mangiare carne di cane o gatto dovrà pagare una multa di 5.000 yuan (500 euro circa) o, in alternativa, trascorrere 15 giorni in carcere. È previsto un giro di vite anche per i punti di ristorazione e distribuzione: le società che commerciano con questo tipo di carne, rischiano infatti pene pecuniarie molto salate.

Per ora si tratta solamente di un disegno di legge e non è ancora chiaro quando potrà essere approvato in via definitiva. Ciononostante, gli attivisti per i diritti degli animali parlano già di vittoria. La carne di cane è oggi ancora molto diffusa in molte regioni, nonostante le moltissime critiche che giungono soprattutto dall’Occidente che considera generalmente la carne di cane un piatto tabù.

Tuttavia non tutti sarebbero daccordo con il provvedimento ed in Cina nascono pareri discordanti al riguardo, secondo un recente sondaggio online il 63,2 per cento degli oltre 23.000 partecipanti ritiene «inopportuna» una simile legge. Nei vari blog e social network i contrari rivendicano poi la tesi che la carne di cane è un «piatto tradizionale» in Cina, consumato anche in altri Paesi asiatici. Inoltre, i tanti cani e gatti randagi che popolano le città costituiscono un problema a cui trovare rimedio: «Distruggono giardini e i loro versi disturbano – catturarli e mangiarli garantirebbe a molti cittadini notti tranquille».