Rai, Luciano Flussi: “Minzolini, 65mila euro di spese non giustificate”

Pubblicato il 5 Giugno 2012 - 14:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il responsabile risorse umane della Rai, Luciano Flussi, davanti ai giudici del tribunale di Roma, nel corso della sua testimonianza nel processo in cui è imputato per peculato l’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, ha spiegato, secondo quanto riportato dall’agenzia Tmnews, che: “Dalla fine del luglio 2009 fino al novembre 2010 Augusto Minzolini avrebbe speso 74mila euro con la carta di credito di cui oltre 65mila senza giustificazione”.

Il dirigente ha raccontato, rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Alberto Caperna, di essere stato attivato dallo staff del direttore generale per alcune anomalie legate alle presenze registrate da Minzolini e da imputare a riposi, festivi o ferie. “Da là allargai l’ambito di accertamento verificando l’uso della carta”, ha spiegato.

Flussi ha comunque ricordato che “tutte le somme in contestazione sono state restituite Minzolini”. “Dell’utilizzo della carta di credito lui mi fece cenno il giorno della definizione del contratto di assunzione alla Rai. La cosa rimase là sospesa anche perché in azienda non c’erano precedenti. Seppi poi che a fine luglio il direttore generale Mauro Masi ne aveva disposto il rilascio e che analoga autorizzazione fu fatta per il direttore del Tg2”.

L’ex consigliere di amministrazione della tv pubblica, Nino Rizzo Nervo, ha spiegato: “Nell’ottobre del 2010, nell’ambito del consiglio d’amministrazione Rai, chiesi all’allora direttore generale Mauro Masi se fosse stata assegnata ai direttori dei tg una carta di credito aziendale. Masi ci comunicò successivamente che ai direttori del Tg1 e del Tg2 era stata data una carta”.

E poi ha ancora sottolineato: “Dal report effettuato dal dg balzò subito agli occhi la differenza, nelle spese di rappresentanza, compiute dal direttore Minzolini rispetto a quelle del Tg2: 60 mila euro per quanto riguarda il direttore del Tg1 e 6 mila euro per quello della seconda rete. Il consiglio di amministrazione sollecitò, quindi, il dg ad effettuare ulteriori approfondimenti”.