YouTube, come guadagnare 2mila euro al mese: Sascha Burci, GODz Anima

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Gennaio 2015 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA
Sascha Burci, GODz Anima: con video su YouTube guadagna 2mila euro al mese

Sascha Burci

ROMA – Sascha Burci, 24 anni, di Lavagna, ha 232mila iscritti sul suo canale YouTube, “GODz Anima”, e fa 15 milioni di visualizzazioni. Sul suo canale dove carica filmati ironici, divertenti e tutorial per video game in pochi anni ha conquistato migliaia di seguaci che lo seguono su tutte le piattaforme social.

Come racconta a Repubblica,

“solo nell’ultimo anno sono riuscito a trasformare questa passione in una vera professione racconta Sacha che per anni ha lavorato come cameriere, gelataio e bagnino nella riviera ligure – Ho seguito una moda partita dagli Stati Uniti anni fa, quando in Italia nessuno parlava ancora di youtubers mentre oggi si trovano clip e tutorial di tutti i tipi”.

Il guadagno varia dai mille ai duemila euro al mese, in base al numero di visualizzazioni: più clic si ricevono, più si alza il potere di contrattazione con sponsor e pubblicità. Ma senza contatti diretti con il colosso YouTube.

“Ci sono network specializzati che fanno da tramite. Ci permettono di utilizzare, per esempio videogame, senza aver problemi di diritti – continua a raccontare Sascha – E si contratta con loro la percentuale di guadagno. Certo non si ci improvvisa youtubers, anche se negli ultimi tempi sono sempre di più i ragazzi che puntano sulla rete per ottenere guadagni facili ma è un errore. Negli anni ho investito circa 10mila euro in apparecchiature per migliorare la qualità dei filmati, ormai mi bastano 30 secondi per capire se il video è realizzato da un dilettante o da un futuro competitor”.

Otto ore di lavoro al giorno per non tralasciare alcun dettaglio e restare in contatto con i suoi fans su tutte le piattaforme.

“Cerco di assecondare le loro richieste. Leggo i commenti per decidere quali video girare – spiega – Faccio una scaletta settimanale ma nessuno controlla prima quello che pubblico”.