Beppe Grillo espelle, il web ratifica, elettori di sinistra se ne tornano al Pd

di Antonio Del Giudice
Pubblicato il 20 Giugno 2013 - 06:05 OLTRE 6 MESI FA
Beppe Grillo

Beppe Grillo (foto LaPresse)

ROMA – Poco più di 13mila mail espellono la cittadina-parlamentare Paola Gambaro dal Movimento di Beppe Grillo. Ad eleggerla erano stati molti di più, quei milioni di italiani che avevano dato al comico genovese oltre il 25 per cento dei voti alle elezioni di febbraio. Sarà per questo che quel 25 per cento è sceso (stando a un sondaggio del Tg3) sotto il 18 per cento.

Il duo Casaleggio-Grillo espelle, il web ratifica, gli elettori se ne vanno. O meglio, gli elettori di sinistra tornano al Pd che continua a salire nei sondaggi ed ha ormai recuperato lo svantaggio sul Pdl di Berlusconi.

Un Grillo sempre più solo al comando agita la dirlindana contro i “dissidenti”, alimentando così il rischio che la scissione dei gruppi parlamentari M5S diventi concreta. A questo punto non si capisce davvero dove Grillo voglia arrivare, se ha un progetto o se la deriva non stia minacciando anche la sua barca. Il nemico a sinistra funziona ormai poco, mentre il Pd incoraggia un accordo con i “dissidenti” per “minacciare” il Pdl, scomodo alleato di governo.

A Grillo rimane da giocare la sola carta dell’ineleggibilità di Silvio Berlusconi, per spiazzare Guglielmo Epifani e un partito impegnato nel difficile travaglio del congresso di ottobre. Al leader degli stellati non rimane altro da fare che proporsi come alfiere dell’antiberlusconismo, appannato dalla grande coalizione che regge il governo di Enrico Letta. Un po’ pochino rispetto al “tutti a casa” della campagna che aveva fruttato il bottino parlamentare.
Come andrà a finire, lo vedremo presto. Forse Il M5S ha semplicemente esaurito la sua “spinta propulsiva”, come si usava dire della Russia quando il comunismo cominciò a mostrare le sue crepe che portarono alla caduta del Muro di Berlino.

Anche al di là della cortina di ferro, continuavano a baloccarsi con i processi-farsa, con le condanne e con i Gulag. Pensavano di essere ancora al centro del mondo. Ecco, le espulsioni dei cittadini-parlamentari dal M5S hanno lo stesso retrogusto.