Franano le Borse Gemelle. Ma Berlusconi ha “l’arma segreta”

di Mino Fuccillo
Pubblicato il 22 Settembre 2011 - 17:22 OLTRE 6 MESI FA

foto Ap-Lapresse

ROMA – Da laggiù, da lontano quel pessimista e impiccione di Timothy Geithner, ministro del Tesoro americano si lagna e disturba: “L’Unione Europea, l’Europa fallisce se non agisce in fretta”. Ma non c’è maggiordomo a Palazzo Grazioli, quaggiù a Roma, che bussi alla porta del “Vertice di Maggioranza” per recapitare il querulo allarme statunitense, l’ultima volta che la porta si è aperta è stata per far entrare niente meno che Pasquale Viespoli, capo del gruppo Coesione Nazionale. Il Vetrice presieduto dall’uomo al vertice lavora, non ha tempo da perdere. C’è da congratularsi reciprocamente per aver respinto al mattino “l’assalto della magistratura” come aveva chiesto il Presidente. C’è la buona notizia che l’inchiesta Tarantini-Lavitola non torna a Napoli, ricorso respinto, carte a Roma: questa sì che è una notizia che può entrare a rallegrare l’atmosfera del Vertice. E c’è da approntare “l’arma segreta”, quella che Silvio Berlusconi ha già fatto intravedere a Giorgio Napolitano l’altra sera al Quirinale.

Crollano le Borse Gemelle: Wall Street al di là dell’Atlantico e quelle europee. Anzi non crollano, sono settimane che vengono giù. Mercati finanziari che non credono più a nulla, non alla Fed e ad Obama. E neanche alla salvezza della Grecia. E neanche alla ripresa economica. Mercati finanziari, investitori e imprese, aziende e industrie che ormai credono sarà recessione-bis dopo quella del 2008. E in Borsa si regolano di conseguenza: se possono ritirano i soldi. Ma Silvio Berlusconi ha l’arma segreta: un piano che a seguirlo alla lettera, senza spendere un euro, resuscita e fa camminare la crescita economica in Italia. “Alla crescita ci penso io” ha detto Berlusconi al presidente della Repubblica. E’ Berlusconi il capo dello stesso governo che nella stessa mattina ha fatto sapere che il Pil italiano crescerà, si fa per dire, dello 0,7 per cento nel 2011 invece che dell1,1 per cento previsto e che nel 2012 la crescita sarà dello 0,6 per cento invece che dell’1,3…Ci vuole davvero l’arma segreta. Eccola, è lì sul tavolo del Vertice l’arma segreta, in un dossier sulla cui copertina c’è scritto niente meno che “Infrastrutture, Semplificazioni, Pacchetto Energia”. Cioè, più o meno i soliti cantieri da aprire, le solite leggi da tagliare…Un’arma segreta e miracolosa: produce euro e non ne consuma uno, questa sì che è “energia”. Si sussurra pure di estimi catastali, cioè di tasse sulla casa, da rivedere e quindi aumentare da gennaio, ma la cosa infastidisce alquanto i presenti. Non quanto l’americano Geithner, ma insomma infastidisce. “Non è questo-dice il premier agli astanti-il chiaro segno di centro destra che dobbiamo imprimere”.

E allora quale sarà questo “segno”? Eccolo per bocca del premier: “Dobbiamo battere la speculazione internazionale”. Appunto, l’arma segreta: scoprire che i greci senza un euro da metà ottobre sono un fantasma agitato dalla “speculazione”. Che le banche europee senza liquidi, liquidi che vanno a chiedere alla Bce, l’unica che li fornisce, sono un trucco maligno della “speculazione”. Che il Fondo Salva-Stati europeo che ancora non c’è se non sulla carta è boicottato dalla “speculazione”. Che la sfiducia nei debiti “sovrani” e i tassi di interesse sui Btp italiani vicini al 6 per cento sono gli effetti speciali della “speculazione”. Adesso, appena escono dal Vertice, premier, ministri e capi gruppo della maggioranza la vanno a stanare la “speculazione”. Loro hanno l’arma segreta, un tecnologico bastoncino da rabdomante che li becca gli “speculatori”. Possiamo stare tranquilli.